“Scomunicati”: quando comunicare è un’arte
Il Corriere di Firenze, 29-10-2007, Giulia Caruso
Il libro di Antonio Comerci per Pagliai EditoreCosa ha reso papa Woytila un gigante della comunicazione? Come nasce un best seller? E soprattutto, come uno spot pubblicitario è capace di catalizzare la nostra attenzione e indirizzare i nostri desideri? E ancora, come sopravvivere in un mondo in cui i media impongono il loro diktat ad un pubblico annoiato e ormai saturo di un bombardamento quotidiano di messaggi, suoni e immagini? A queste domande, cerca di rispondere con tono fresco e garbatamente ironico, " “Scomunicati" di Antonio Comerci, responsabile della comunicazione e direttore del mensile della Coop
"Informatore". Il libro che è stato presentato domenica 28 ottobre nell’ambito del Pisa Book Festival, si snoda come un agile itinerario fra i mezzi e i messaggi del vorticoso mondo dei mezzi di comunicazione, svelando ai non addetti ai lavori i trucchi del mestiere e i retroscena dell’universo dei mass media, dalla tv agli innumerevoli messaggi pubblicitari e ai libri, illustrando strategie e invenzioni escogitate per comunicare con efficacia."Ho scelto lo stile narrativo- spiega l’autore- evitando come il diavolo l’acqua santa i termini tecnici gergali e specialistici. Spesso non c
217;è nemmeno utilità a usarli ma anche quando sarebbero utili per abbreviare i discorsi è sempre meglio parlare come si mangia". Il libro è la prima uscita di “Passaparola” una nuova collana di Mauro Pagliai Editore, una serie dedicata al vorticoso mondo dei mezzi di comunicazione, dal giornalismo al cinema alla pubblicità e rivolta al grande pubblico. In preparazione, "Sempre meglio che lavorare", un titolo che riprende una celebre frase di Leo Longanesi, a firma del giornalista rai Diego Cimara che indaga sui retroscena spesso poco limpidi del mondo pubblicitario.