Firenze: il Medioevo ritrovato. Grazie alla fotografia
AdnKronos, 25-09-2007, Maria Zuppello
Mai come in questo caso l’arte della fotografia ha salvato l’arte vera. Esce infatti per i caratteri delle Edizioni Polistampa Firenze 1892-1895: immagini dell’antico centro scomparso, una splendida raccolta di oltre 300 fotografie scattate tra il 1892 e il 1895. Ma non è la solita raccolta di foto d’epoca. Quegli anni, infatti, furono per Firenze catastrofici. A causa di un insano piano di risanamento, approvato nel 1888 per ragioni di decoro urbano e di igiene sociale, andarono perdute alcune tra le più belle dimore medievali del centro storico, cioè la città di Cavalcanti, di Cimabue, di Giotto e di Dante Alighieri. Fu
quello un “bombardamento senza bombe” come lo definirono gli stessi intellettuali dell’epoca che gridarono allo scempio a tal punto che, prima che si consumasse, la Giunta Comunale fu costretta a nominare una Commissione Storico Archeologica, con l’incarico di eseguire studi e fotografie per documentare tutte “le cose di qualche importanza”. Foto le cui lastre si temeva fossero andate perdute. E invece sono state ritrovate negli archivi del Gabinetto Fotografico della Soprintendenza e pubblicate sotto l’occhio vigile e attento di Maria Sfarmeli, direttore del Settore documentazione della Soprintendenza al Polo museale fiore
ntino. Non sono state così inghiottite dall’oblio le strade dove passeggiava Paolo Uccello, le botteghe frequentate dal Brunelleschi, i tabernacoli citati dal Vasari, il cuore insomma di quella Firenze fino a qualche anno prima capitale politica d’Italia e da sempre capitale delle arti e delle lettere. Da notare che per ogni scatto è stato rintracciato il punto di presa all’interno del fitto dedalo di strade, piazzette, loggiati medievali e rinascimentali. Quella città scomparsa è adesso di nuovo ripercorribile anche grazie al ritrovamento di una pianta del centro di Firenze come era prima delle demolizioni, allegata al volume.