Cabianca e la civiltà dei Macchiaioli
Nove da Firenze, 14-07-2007, ––
(Firenze,14 luglio) La mostra su "Cabianca e la civilta’ dei Macchiaioli" ha inaugurato la stagione artistica di Villa Bardini, all’interno del Giardino Bardini, recentemente restaurata dopo quasi mezzo secolo di abbandono. Un centinaio le opere raccolte, anche inedite, a cui si affiancano circa venticinque dipinti di altri macchiaioli, come Telemaco Signorini, Giovanni Fattori e Cristiano Banti. Tra le novità esposte a Firenze, la grande tela de "I novellieri fiorentini", proveniente da Palazzo Pitti e le bellissime "Al sole" e "L’acquaiola", appartenenti a collezioni private. Promossa e prodotta dall’Ente Cassa di Ris
parmio di Firenze e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, con la curatela di Francesca Dini, la mostra ricostruisce il percorso formativo e pittorico di Cabianca nella sua interazione con la vicenda dei Macchiaioli come movimento di gruppo. L’inedito "Vendemmia in Toscana" e il più noto "Abbandonata" testimoniano, a questo riguardo, gli anni delle audaci sperimentazioni con Banti e Signorini tra il 1859 e il 1862: una "rivoluzione" estetica culminata nel celebre capolavoro "Il Mattino" e nei "Marmi a Carrara Marina", non più visto da quasi un secolo. "Spiaggia a Viareggio" e "Un bagno fra gli scogli" rappresentano gli anni aur
ei della "macchia", prima del trasferimento a Roma nel 1870 e dei viaggi a Ischia, a Venezia, a Castiglioncello. L’esposizione si chiude con opere che rappresentano due temi fondamentali del pittore veronese, la poesia dei Chiostri e Venezia, che evidenziano il suo percorso verso espressioni artistiche pienamente novecentesche. Di notevole valore scientifico il catalogo edito da Pagliai/Polistampa, ricco di apparati e documenti provenienti dagli eredi, con un ampio carteggio in larga parte inedito. Luglio e agosto orario 8.15-19.30 Settembre e ottobre orario 8.15-1830 Chiusura: primo e ultimo lunedì del mese Ingresso gratuito