La confessione poetica di Michele Brancale
Il Corriere di Firenze, 18-06-2007, Riccardo Cardellicchio
Nella collana “Dalla stanza” di PolistampaSi parla poco di poesia sui giornali. C’è prevenzione. In pratica, succede come per la pittura. Hai voglia d’essere bravo. Ad andarti bene conquisti poche righe per una segnalazione asettica. Sbagliato. Perché con un po’ d’attenzione si scoprono voci che meritano. E’ il caso di Michele Brancale, fiorentino. Di professione giornalista, riesce nella sua giornata, scandita dai fatti, a trovare il tempo per la poesie. E’ una poesia che racconta, che si affida alla parola chiara, diretta, che bandisce il tradizionale linguaggio poetico, che si fa anche cronaca. “Soffia un po’ di tempo, si alza dal letto/ il vento, mansueto, degli anni suoi, / leggero, quasi un alito costretto/ al riverbero delle pareti. Poi/ ride, poi piange e solleva al tetto/ lo sguardo e dice: “Ma al presente non puoi/ condu
rre i ricordi”. Rotola a valle/ perché contempla la strada alle spalle”. Ma sa andare anche oltre. “Aspetto con l’ansia di chi aspetta ore/ senza vedere nessuno. Mi fermo e mi convinco che vi cuole cuore/ per sciogliere il nodo, scaldare il marmo, / per stringere nelle mani il dolore/ e farne poi fiore, brezza e disarmo/ di me. Prende nome così qualcuno/ che si prendeva, ormai, per un nessuno”. Dopo diverse pubblicazioni d’occasione, Brancale ha raccolte le poesie più significative in ‘La fontana d’acciaio’ (Polistampa, pag. 69, euro 8). Una raccolta divisa in cinque stanze: “Dalla stanza”, “La fontana di Azzero”, “All’esistente inesistente”, “Ritorno a casa”, “Arrivederci”. Scrive, Isaac Goldemberg, in prefazione: “Ci troviamo di fronte a sequenze narrative che si
allacciano tra loro in maniera frammentaria (e fotogrammatica) ma mantenendo un ordine segreto conforme con lo sguardo originale, uno sguardo che si aggrappa al contesto, là dove il contesto si risolve tra l’illusione e la ricerca”. La raccolta dà il via alla collana che prende il nome da una “sezione”: ‘Dalla stanza’. Ogni tre mesi pubblicherà opere di poeti italiani e stranieri. Prossima uscita: “Addio a Rosina” di Gianni Musy, il noto attore, doppiatore tra gli altri di Marlon Brando e Sean Connery. Il terzo appuntamento: “Memorie in transito” di Giorgio Mozzanti, poeta e saggista, autore di una ventina di libri. L’editore tiene a mettere in risalto che le copertine, sobrie, presenteranno illustrazioni di pittori contemporanei. Sulla copertina del libro di Brancale, “I soliti ignoti” di Giampaolo Talani.