Una mostra e un libro per la principessa saggia
Toscana Oggi, 04-01-2007, ––
Una mostra e un libro rendono omaggio alla principessa Anna Maria Luisa de’ Medici, cui Firenze deve buona parte del suo patrimonio artistico e che, riconoscente, festeggia dallo scorso anno ogni 18 febbraio. Dopo la morte del fratello Gian Gastone, toccò a lei infatti l’arduo compito di traghettare il Granducato di Toscana da un governo mediceo a uno «straniero» con a capo la famiglia franco-austrica dei Lorena: ma Anna Maria Luisa impose la condizione che i capolavori che per secoli i Medici avevano collezionato restassero a Firenze. Nella Sala bianca della Galleria Palatina di Palzzo Pitti a Firenze è in corso fino al 15 aprile la mostra La principessa saggia. L’eredità di Anna Maria Luisa de’ Medici Elettrice Palatina (martedì-domenica 8,15-18,50. Chiuso lunedì. Info: 055-2388614) a oltre trent’anni
dall’ultima importante esposizione dedicata ai Medici. Il volume Il testamento di Anna Maria Luisa de’ Medici (pagine 188, euro 14), edito da Polistampa, ricostruisce tutta la vicenda di Anna Maria Luisa, «la Principessa caparbia e determinata che segnò il destino di Firenze», mettendo in luce la sua ferma volontà, tra orgoglio familiare e fermenti culturali del XVIII secolo. Viene anche trascritto integralmente il testamento del 5 aprile 1739, in cui l’Elettrice Palatina ribadì il «Patto di Famiglia» del 1737, che consegnava le opere d’arte raccolte dai Medici al nuovo granduca di Toscana Francesco Sefano di Lorena a condizione che rimanessero vincolate «per sempre» alla città di Firenze e allo Stato di Toscana. Se Firenze è un centro di cultura internazionale, lo si deve anche ad Anna Maria Luisa de
Medici e al suo «Patto di Famiglia», il primo rilevante testamento a destinazione pubblica della storia. L’autrice, Anita Valentini, è consulente storico dell’arte dell’Assessorato alle feste e tradizioni di Firenze, docente di Storia della pittura all’Università internazionale dell’arte, collaboratrice presso la cattedra di Storia della minatura dell’Università fiorentina e docente di Storia dell’arte al liceo classico del «Sacro Cuore» di Firenze. Grazie al suo studio e alle sue trasrizioni (in collaborazione con Veronica Vestri) un’agevole lettura delle volontà di Anna Maria Luisa de’ Medici, compresi gli atti di liberalità verso i poveri di Firenze e il fondo destinato alla costruzione della facciata della Basilica di San Lorenzo (secondo le idee e progetti di Michelangelo Buonarroti).