Il romanzo di famiglia nel cassetto della Fallaci
Il Tirreno, 28-12-2006, ––
Nell’ultimo numero del quadrimestrale Caffè Michelangiolo, il suo direttore, Mario Graziano Parri, ricordando gli ultimi incontri con la sua amica Oriana Fallaci, parla anche di un romanzo sulla storia della sua famiglia cui questa, una decina di anni fa, gli disse che stava lavorando.
In quel periodo si avvalse per questo proprio della sua collaborazione, facendosi portare
in via de’ Serragli a Firenze: «Aveva in mente un nuovo libro: il romanzo di Firenze e della sua famiglia. Era alla ricerca di materiali, e da quelle parti dovevano trovarsi indizi che riguardavano bisnonno, nonno e padre (eroe della Resistenza e fondatore della Fiom). Se non lo stato maggiore, lì era dislocata una testa di ponte del movimento operaio».
Oriana Fallaci to
rnò a New York e a procedere in quelle indagini, sul campo e nelle biblioteche, fu Parri. Ma successivamente questo passò la mano all’amico Vittorio Cosimini: «Glielo avevo presentato qualche tempo prima, lui allora era a capo della Utet (già Pomba) e in quegli archivi lei pensava di trovarci qualcosa… >Mi sono chiesto spesso che cosa ne fosse del romanzo di famiglia…»