Il Modigliani fai-da-te che ingannò i critici
Il Venerdì di Repubblica, 01-04-2005, Attilio Giordano
Nel luglio 1984, nel Fosso Reale di Livorno, vengono trovate due teste scolpite subito attribuite al pittore e scultore livornese Amedeo Modigliani (1884-1920). Si ritiene che l’artista, scontento del risultato, avesse deciso di liberarsi delle sculture incompiute. Si scopre presto che si trat
ta di una terribile burla in puro stile livornese: gli autori dei falsi sono studenti che hanno escogitato lo scherzo nel centenario dell’autore. Rilasciano interviste, mostrano alla televisione come si possono, grazie anche a un trapano elettrico, realizzare altre teste di Modigliani in diret
ta.

La vicenda è ricostruita da Giovanni Morandi in La beffa di Modigliani (Polistampa, pp. 176, euro 8). Unico tra i critici a dichiararsi convinto del falso (prima che fosse svelato) fu Federico Zeri. Molti altri, tra cui l’autorevolissimo Carlo Giulio Argan, caddero nel tranello.