Il «Convito», la storia della rivista del decadentismo per raccontare il potere della bellezza
Corrierefiorentino.it, 12-04-2024, Simone Innocenti
Il saggio di Giovanni Morandi è in realtà un volume che si legge come un romanzo. Nel libro si raccontano la storia e il mondo con la precisione del cronista

Ma che meraviglia di libro che ha scritto Giovanni Morandi. Un libro che parla sì di un periodo storico ben preciso, che è legato alla storia di una rivista. Ma un libro che ha la forza di un romanzo perché è proprio così che si lascia leggere. Il volume si intitola Così nacque il superuomo – L’avventura del "Convito" (Mauro Pagliai editore, collana Italianistica nel mondo). Un libro snello che racconta la nascita, appunto, del «Convito», rivista letteraria da Adolfo De Bosis, avvocato influente, da sempre con la passione delle lette
re, colto uomo d’affari oltre che poeta e umanitario. Ma il libro racconta anche l’amicizia tra De Bosis e – che fu anche il finanziatore e il direttore della rivista nata nel 1895 e poi chiusa nel 1907 – Gabriele D’Annunzio.
Curatissimo e documentatissimo, il libro scritto da Giovanni Morandi – che è uno dei maestri del giornalismo italiano – impressiona per la capacità narrativa: lo scrittore ha il passo del cronista, la visione dello storico, l’imprevedibilità dell’autore e l’eleganza dell’uomo di cultura. Leggere questo libro non significa soltanto capire come mai la redazione fu installata a Palazzo Borghese e arredata con mobili di pregio. Neppure significa soltanto capire come, per
quella rivista, fu scelta una carta Fabriano costosissima. E – infine – neanche significa capire come mai fu proprio dalle sponde di quella rivista, che propugnava l’arte per l’arte, si sfondò nel mito del superuomo. Significa, infatti, anche vedere un mondo che si srotola davanti: la storia, coi suoi protagonisti; la politica, con le sue facce; l’economia, con le sue bizze.
A quella rivista aderirono intellettuali come Enrico Palazzeschi e Giovanni Pascoli, tanto per citare i nomi più conosciuti. Ma è proprio questo mondo – raccontato da Morandi – che esce fuori dalle pagine di questo volume. Un volume di grande impatto e di un’eleganza che, raramente, si vedono tra le pagine dei libri.