Navigatore e gentiluomo. Una nuova biografia su Giovanni da Verrazzano
Toscana Oggi, 07-01-2024, ––
L’anniversario. Il libro anticipa le celebrazioni per i 500 anni dall’impresa dell’esploratore fiorentino che per primo arrivò nella baia di New York

Grande navigatore, umanista, uomo di scienza come d’azione, Giovanni da Verrazzano è ricordato principalmente per il viaggio oltreoceano che lo portò nel 1524 per primo occidentale nella baia di New York, e quindi ad esplorare le coste orientali degli attuali Stati Uniti d’America. A lui è dedicato il libro firmato dal giornalista scrittore Marco Hagge e intitolato Giovanni da Verrazzano. Navigatore e gentiluomo (pp. 176, € 16, con illustrazioni di Bruno Solís). Il libro anticipa appunto le celebrazioni per i 500 anni dall’impresa dell’esploratore e navigatore fiorentino.
Il 17 aprile 1524 Giovanni da Verrazzano è il primo occidentale a mettere piede in
quella che oggi è la baia di New York. Essendo al servizio del re di Francia la battezza «Baia di Santa Margherita», come la sorella di Francesco I. Al ritorno da quel viaggio non avrà trovato quello che i suoi committenti auspicavano, ovvero il famoso passaggio verso le Indie, ma avrà esplorato tutta la costa atlantica americana, dalla Florida all’Isola di Capo Bretone, scrivendo un’importante pagina di storia.
Non è facile ricostruire la vita di Giovanni, visti i tanti documenti perduti (poi per fortuna ritrovati!) o contraffatti, equivoci e scambi di persona, polemiche e strumentalizzazioni politiche. Le ricerche svolte da Marco Hagge fanno luce sulla sua biografia attraverso un’accurata analisi delle fonti, in particolare su documenti autografi come la relazione sul viaggio che lo porterà sul litorale atlantico degli att
uali USA. Dopo un’indagine sulle conoscenze geografiche nel XV secolo, da cui emergono figure fiorentine di spicco come il geografo Paolo dal Pozzo Toscanelli o Amerigo Vespucci, la narrazione abbraccia la storia di Giovanni, offrendo il ritratto di un viaggiatore coraggioso che fu anche un abile politico e imprenditore, una penna più che raffinata, nonché un personaggio dalle spiccate doti umane: evidente, ad esempio, è il rispetto che portò agli indigeni, con i quali trattava da pari a pari. «Un caso più unico che raro», ammette Hagge, «nella storia delle scoperte geografiche». Uomo brillante e attivo, inserito a pieno titolo nella vita pubblica e in una rete ben strutturata di relazioni politiche, Giovanni da Verrazzano fu grande geografo e marinaio, ma veramente espressione massima della figura del navigatore-umanista.