A ottanta anni dalla morte un libro ripercorre gli ambienti del grande compositore
Graziarosa Villani Press, 15-12-2004, Serena Visconti
Questo libro (Edizioni Polistampa) non è soltanto un omaggio a Giacomo Puccini nell’ottantesimo anniversario della sua scomparsa, ma anche una rievocazione della vita del Maestro nei luoghi prediletti e attraverso le persone amate. Grande spazio viene dato alla formazione del giovane Puccini, prima che si trasferisca a Milano per completare gli studi musicali ed ottenere i meritati trionfi, ai suoi rapporti con i familiari e, in particolare, con la madre Albina. Il volume evidenzia gli ambienti lucchesi e
più in generale toscani, dove Puccini trascorse gran parte della sua esistenza e dove compose opere rimaste immortali. Così troviamo l’amatissima Torre del Lago con la variopinta compagnia di amici (in gran parte artisti); Lucca, che in Puccini suscitò sempre sentimenti contrastanti; poi ancora la Valdinievole, dove si ritirò a comporre gran parte della Bohème; Bagni di Lucca, dove lavorò alla Fanciulla del West e alla Turandot; Montecatini, dove, sulla scia di una moda inaugurata da Giuseppe Verdi,
il Maestro incontrava tutto il bel mondo dei musicisti, dei cantanti, dei compositori. Infine l’Abetone e Cutigliano, luoghi sia di relax che di febbrile lavoro per Puccini, che vi si rifugiava quando l’estate diventava insopportabile nella sua villa in riva all’adorato lago. Attraverso documenti, testimonianze e lettere si ripercorre la composizione di alcune delle principali opere del Maestro e si evidenziano le sue grandi passioni: la caccia e i motori. Con una testimonianza di Andrea Bocelli.