Cantare di vino, versi in lode al fiasco
Toscana Oggi, 04-12-2022, ––
«Cantare di vino. Cicalate e letture poetiche in lode al fiasco» è il titolo dell’originale volumetto di Alessandro Bencistà edito da Sarnus (pagine 106, euro 10). Immancabile protagonista di pranzi e cene, libagioni e tanti altri momenti conviviali, il vino ha da sempre un ruolo di rilievo anche in letteratura. Ne è prova questa curiosa antologia poetica che, partendo dalla Bibbia e dai classici greci e latini, arriva fino ai tempi moderni, passando per «mostri sacri» come Ludovico Ariosto o Niccolò Machiavelli. Tra una digressione sul famoso disciplinare del Chianti e qualche poesia in vernacolo, la lettura scorre tra aneddoti e citaz
ioni, culminando in un ampio glossario di aggettivi «vinicoli» (oltre 500 da abboccato a zuccherino) e una curiosa appendice sulla grappa. Alessandro Bencistà è nato a Greve in Chianti (Firenze) nel 1941. Laureato presso la Facoltà di Magistero dell’Università di Firenze, ha insegnato nelle scuole medie statali inferiori e superiori dal 1964 al 2009, anno del suo collocamento a riposo. Dal 2010 al 2013 è stato docente di Tradizioni e manifestazioni del territorio nei corsi di qualifica per guida turistica di Firenze e Provincia. Ha fondato nel 1996 e presiede il Centro studi tradizioni popolari toscane, è direttore responsabile della riv
ista «Toscana Folk». Fra le sue principali pubblicazioni si segnalano I maestri della Valdigreve (Polistampa, 1991), il Vocabolario della Valdigreve (Polistampa, 1992), Toponimi del comune di Greve in Chianti dalle origini all’epoca contemporanea (Polistampa, 1992), I Bernescanti (Polistampa, 1994), Fiorentinacci (Polistampa, 1999), Il maiale dall’Arista allo Zampone (Polistampa, 2007), La commedia fiorentina in vernacolo (Sarnus, 2008), il Vocabolario del vernacolo fiorentino e toscano (Sarnus, 2012-2021), A tavola apparecchiata (Sarnus, 2015), Case sparse 25 (Sarnus, 2022), La memoria di Dante nell’arte dei cantastorie (Sarnus, 2022).