Una Livorno criminale ma non troppo. Tra misteri e risate
Corriere fiorentino, 01-09-2022, Caterina Baronti
Antonio Martinez viene ritrovato morto a Quercianella e sembra proprio che l’assassina del libro «La pesca del Giunti» di Franco Poggianti (Sarnus) sia l’Asmara, una donna che nemmeno parla e che vive nella Fortezza Nuova, l’antico bastione sopra Piazza della Repubblica a Livorno, divenuta un luogo
per «sinistrati e sfollati». Il caso viene affidato all’avvocato Bonaccorsi il quale però, insieme ai suoi amici della «Banda del Mercoledì», ha come idea quella di rubare un importante cimelio cittadino racchiuso nella Biblioteca Labronica. Ingaggiano un ladro definito dal quotidiano locale il «Teleg
rafo» come «dita di velluto». L’idea è chiedere il riscatto al Comune, aiutare la presunta assassina, le famiglie senza casa come lei e risolvere tale questione così dannosa per la città. Un romanzo divertente, caratterizzato dall’irriverente parlata livornese e dai luoghi più famosi della città.