Don Rossi, una vita nelle periferie degli ultimi
La Nazione, 16-03-2022, Barbara Berti
Un uomo innamorato di Dio, un prete che non aveva paura. È questo in estrema sintesi il ritratto di don Renzo Rossi che emerge dalla mostra Don Renzo Rossi. Prete di Firenze, cittadino del mondo, un viaggio fotografico di una vita sulle strade degli ultimi, dalle periferie fiorentine alle favelas brasiliane, ospitata dal 19 marzo al 3 aprile nel Chiostro grande della Basilica della S.S. Annunziata a Firenze.
Organizzata da Fondazione La Pira e Arcton – Associazione archivi di cristiani nella Toscana del Novecento, col sostegno di Fondazione Cr Firenze, Agata Smeralda, Opera Fraternità Bahiana Onlus, Comunità Giovanile San Michele e Arcidiocesi di Firenze e col patrocinio del Comune di Firenze, l’esposizione è curata da Andrea Fagioli, Carlotta Gentile e Piero Meucci, e sarà visitabile (ingresso libero) dal lunedì al venerdì con orario 12-18, il sabato e la domenica 10-18. La vita di Renzo Rossi (1925-2013), sacerdote fiorentino da
sempre accanto agli ultimi, è densa di episodi significativi. I dodici pannelli, che espongono circa 130 foto scattate da don Rossi o da lui conservate nell’archivio depositato presso Arcton, raccontano una storia che prende le mosse dagli anni della vocazione e del seminario, per poi portarci nell’Italia degli anni ‘50, quando Rossi svolse attività pastorale nelle parrocchie periferiche e iniziò ad assistere i lavoratori del Gas di Rifredi e delle Ferrovie di Porta a Prato. Le immagini lo seguono poi nei suoi soggiorni in India, Mozambico e Brasile, dove avviò nel 1965 la missione della Chiesa fiorentina a Salvador Bahia. Una bacheca racchiude foto e documenti relativi al rapporto fra Rossi e Giorgio La Pira. «La mostra ripercorre gli anni più fecondi della comunità cristiana fiorentina, mettendo in luce il respiro internazionale dell’identità della città della quale don Rossi fu uno dei più importanti interpreti», dice Mario P
rimicerio, presidente della Fondazione La Pira. «Siamo convinti – sostiene Meucci, presidente di Arcton – che il nostro compito non sia solo conservare e studiare i documenti, ma anche fare in modo che questi diventino l’occasione per ripensare il modello e il messaggio che i grandi uomini di fede del passato ci hanno trasmesso».
Mauro Barsi, presidente di Agata Smeralda, ricorda che «se il nostro progetto ha preso vita, ormai trent’anni fa, lo si deve anche alla presenza e all’impegno di sacerdoti e suore inviati dalla Chiesa fiorentina nei ‘bairros’ di Salvador. Primo fra tutti proprio don Renzo». L’esperienza di don Rossi è raccontata anche nella biografia firmata dal giornalista Andrea fagioli e pubblicata dall’editrice fiorentina Sarnus/Polistampa in occasione della mostra. Il libro, intitolato Renzo rossi, prete è una narrazione che prende spunto dalla grande quantità di documenti del «sacerdote degli ultimi».