Scaffale toscano
Toscana Tascabile, 01-11-2021, ––
Fu davvero fondata nel 59 a.C. dai legionari di Cesare l’antica colonia romana di Florentia, sorta alla confluenza fra Mugnone e Arno, giusto ai piedi dell’etrusca e potente Fiesole? E fu davvero un fenomeno di bradisismo quello che ne fece scomparire per secoli le tracce, affondate fino a 8 metri e mezzo in piazza della Signoria? Fu soprattutto nel secolo XIX e poi nel XX che i resti e i monumenti della Florentia romana emersero, da scavi compiuti per vari motivi, confermando l’ampiezza della pianta e la floridezza della città, che era invece misteriosamente scomparsa dai radar della storia nei sec
oli tra la fine dell’Impero e l’età Carolingia. Di questa lunga storia affascinante ci dà oggi conto il volume “59 A.C. - Firenze romana - Alla ricerca delle origini” (pp. 160, ed. Polistampa, 2021, 13€). Lo hanno scritto i fratelli Andrea e Fabrizio Petrioli, fiorentini di Bagno a Ripoli, da sempre appassionati della storia più antica della città tanto da aver costituito nei decenni un fondo di oltre 25 mila cartoline, tutte localizzate a catalogate: un vero tesoro iconografico arricchito anche da libri e riviste d’epoca. Il volume, ricco di fotografie, immagini degli scavi, disegni e pros
petti (fra cui quelli celebri di Corinto Corinti ispirati dagli scavi di fine Ottocento che demolirono il ghetto nell’odierna piazza della Repubblica) ci illustra con dovizia di particolari una città dotata di un grande Foro, un prestigioso Tempio Capitolino e un Arco di Trionfo, ma anche di altri 9 templi, dedicati fra gli altri ad Apollo come a Iside, ben 6 impianti termali, un teatro e un anfiteatro, un acquedotto e un porto fluviale, impianti di lavorazione come le ‘fulloniche’ e ricche case ornate di mosaici, come quella venuta alla luce sotto il Battistero. Una storia tutta da leggere!