In un libro torna «Ivo il tardivo», protagonista oggi come 26 anni fa
Toscana Oggi, 18-07-2021, ––
Non è il primo libro che Philippe Chellini ed Enrico Zoi dedicano ad Alessandro Benvenuti. Di fatto potrebbero essere considerati i biografi dell’attore e regista fiorentino che, infatti, questa volta firma con loro il volume: «Ivo il tardivo – Indagine su una pellicola folle e straordinaria» (Sarnus – pp. 96, 12 euro). Il film di Benvenuti, con una giovane e bellissima Francesca Neri, uscito nel 1995, fu tra le prime pellicole a occuparsi del problema dell’autismo e Ivo è ancora oggi considerato uno dei personaggi a lui più riusciti. Il volume che Zoi, giornalista fiorentino esperto di cinema e innamorato della Fiorentina, e Chellini, nato in Fr
ancia ma fiorentino di adozione, hanno scritto è una vera analisi della storia di Ivo e del borgo disabitato di Castelnuovo dei Sabbioni, nel comune di Cavriglia. Disabitato fino all’arrivo del protagonista, che qui decide di vivere e dove torna anche quando la storia con Sara sembra prendere un binario che lo rende ancora più solo. Non sarà così, alla fine del film e del libro. Gli autori, tra i quali appunto lo stesso Benvenuti, tornano a distanza di anni nel piccolo borgo, rivivono i giorni, anzi le settimane, del set, parlano con gli abitanti di quelle zone, molti dei quali impiegati proprio nella realizzazione della pellicola, alcuni pure come compar
se. Tante le foto del set e i disegni originali di allora che si ritrovano nel volume. Ci sono poi aneddoti che lo stesso regista racconta per la prima volta. Insomma se nel film «Ivo il tardivo» riesce a far risorgere un borgo disabitato e vivere una storia d’amore che non è una fiaba, il volume ci spiega i segreti di quella pellicola, ma soprattutto fa rivivere una serie di personaggi che per gli ammiratori di Benvenuti, tanti, sono di fatto una scoperta di come lui seppe scrivere e dirigere una storia unica, quasi prevedendo quanto quel personaggio sarebbe entrato nella vita delle donne e degli uomini del terzo millennio insieme a quelle case disabitate.