Se la ricotta è un’opera d’arte
Toscana Oggi, 17-11-2019, ––
Gli gnocchi «gnudi» del Casentino, il «truscello» di Messina, la «torta del pastore» abruzzese. Sono alcune tra le più gustose ricette a base di ricotta della tradizione mediterranea. Ma leggendo La ricotta ricotta (Polistampa, pp. 284, euro 32), l’imponente compendio illustrato firmato dallo chef e artista Tano Pisano, ci accorgiamo che il nostro latticino, spesso servito al naturale o con un po’ di miele o zucchero, è in realtà il protagonista ideale di tanti antipas
ti, insalate, primi, secondi e dolci.
Il testo, che raccoglie oltre 250 ricette, non è un semplice libro di cucina, ma uno scrigno prezioso dove il cibo diventa arte. Del resto l’autore, originario di Lentini (Siracusa), ha sempre coniugato la buona tavola alla pittura e alla scultura, fin da quando negli anni Settanta, con già importanti mostre all’attivo, decide di intraprendere la carriera di chef. Iniziando a Copenaghen, gestirà poi ristoranti di successo in Provenza
e poi in Catalogna e lavorerà con cuochi di tutto il mondo, senza per questo abbandonare una carriera fatta di esposizioni personali e collettive di acquarelli e murales, ma anche incisioni, sculture, ceramiche decorate. E sono proprio i suoi dipinti ad accompagnare, assieme a un nutrito corredo fotografico, le ricette del volume, precedute da un’introduzione dello storico Zeffiro Ciuffoletti che trattando di ricotta ci riporta indietro al mondo dei pastori e della transumanza.