Cucina rozza e pesante: arriva il volume sulle 100 “ricette ignoranti” (ed. Carlo Zella)
Il Forchettiere, 15-09-2019, Marco Gemelli
Libri/cine/tv
Cucina rozza e pesante: arriva il volume sulle 100 “ricette ignoranti” (ed. Carlo Zella)
By  Marco Gemelli  - 14 Settembre 2019

In un mondo dove fiorisce l’editoria gourmet trova spazio anche un volume dedicato alla cucina pesante, rozza e ipersaporita: sono le 100 Ricette Ignoranti di Pagliai e Gamannossi (ed. Carlo Zella)

Non solo cucina gourmet, sugli scaffali delle librerie: in un panorama editoriale dove trovano ampio spazio manicaretti, delikatessen e tutorial degli chef più eleganti, arriva adesso un libro che punta in direzione ostinata e contraria: 100 Ricette Ignoranti di Antonio Pagliai e Andrea Gamannossi (ed. Carlo Zella, pp. 144, 13 euro).
Un libro c
he celebra piatti come il gurguglione (in alto), la frittata col lesso avanzato, i fegatelli sotto strutto, maccheroni con l’ocio, fiori fritti alle acciughe (in basso) e in generale piatti rozzi, ultrapiccanti o pesanti. Tante pietanze tradizionali, che oggi rischiamo di dimenticare e sembrano fatte apposta per far impallidire dietologi e nutrizionisti. Eppure, con un po’ di coraggio – e la necessaria moderazione – vi si può scoprire un mondo di ricette gustose e nutrienti.
“Dimenticare queste ricette, questo sì, sarebbe da ignoranti” spiega Antonio Pagliai, editore stavolta impegnato come autore, che con il giallista-gastronomo Andrea Gamannossi ha firmato un libro di ricette insolito e politicamen
te scorretto: intitolato proprio Ricette ignoranti e dedicato al panorama gastronomico toscano, il testo contiene piatti rari, spesso pescati dalle ricette di famiglia, e si oppone al trend di una cucina raffinata ma impalpabile, vegetariana o vegana, molecolare o fusion.
“Sono piatti in via d’estinzione in un mondo fatto di fast food e cibi pronti da supermercato, un mondo dove nessuno ha più tempo per cucinare – aggiunge Gamannossi – mentre noi vogliamo proprio invitare i lettori, soprattutto i neofiti, a cimentarsi con i fornelli, anche per non incorrere in pericolose varianti da ristorante. Per questo ogni ricetta è descritta in modo chiaro sia negli ingredienti che nelle quantità, senza sottintesi e in modo accessibile per chiunque”.