La donna che cambiò l’immagine dei Medici
Corriere fiorentino, 14-07-2019, Luca Scarlini
Eleonora di Toledo giunse a Firenze, in pompa magna, sull’onda delle celebrazioni delle nozze con Cosimo I, che aveva conosciuto sette anni prima nella sua Napoli dove era stata cresciuta tra fasto e rigore, quando si parlava di dare in sposa al Medici la sorella maggiore, brutta e con la salda reputazione di scimunita. Era bella, virtuosa, e severa, aveva trovato una sua maestra nella savia Bienvenida Abrabanel, fiore di Sefarad. Dette dieci figli al suo sposo, e determinò un radical
e cambiamento nell’immagine della dinastia. Fu la sagace regista dell’acquisto di Palazzo Pitti, reggia acquisita dalla famiglia che troppo aveva mirato in altro, e trasformata in luogo d’arte e delizia. Ebbe reputazione di durezza ma temperò la sua immagine con larghe beneficienze e commissioni agli artigiani. Mirabile è la sua veste nei ritratti celeberrimi del Bronzino, dove l’eleganza è concentrata sul dettaglio, mentre rigorosissimo è il taglio. Tra zimarre all’unghere
sca, velluti con ricci d’oro e d’argento, sottane color pavonazzo e tanè, scuffie tramate di perle, che comparivano anche sull’abito, tramate nella stoffa del vestito, scorre nei ritratti un vero e proprio tesoro di tessuto, di cui rimangono i rovinatissimi frammenti del busto e della gonna che fecero parte dell’abito funebre. Ne ricostruiscono le vicende Roberta Orsi Landini e Bruna Niccoli nella ricca monografia «Moda a Firenze 1540-1580» edita da Pagliai Polistampa.