Mangiare nel Medioevo
MedioEvo, 01-12-2018, Stefano Mammini
Il volume si inserisce nella scia di una produzione letteraria che va facendosi sempre più ricca, nella consapevolezza, ormai acquisita e condivisa, che l’alimentazione costituisca una cartina al tornasole particolarmente efficace dei diversi momenti storici e delle culture che in essi si sono succedute. Come scrive l’autrice nell’Introduzione, per il Medioevo subentrano tuttavia alcuni ostacoli, derivanti soprattutto dall’assenza di fonti docu
mentarie esaurienti almeno fino a tutto il Duecento. A un’analisi sistematica sfuggono, dunque, i secoli compresi fra la tarda antichità e gli esordi dell’età di Mezzo. Una lacuna che viene però colmata dalla documentazione riferibile alle epoche successive, che permettono di ricostruire un quadro attendibile e dettagliato degli usi alimentari. Nella prima parte del volume, Salemi ripercorre tutte le tappe del consumo dei cibi, senza però limita
rsi alla sola produzione e lavorazione, ma allargando lo sguardo, per esempio, anche ai risvolti «ideologici», come nel caso dei dettami imposti dalla religione oppure a quelle che venivano all’epoca considerate le regole del galateo. Scorrendo le pagine finali, si può passare dalla teoria alla pratica e sperimentare le ricette riportate dall’autrice, che permettono di imbandire un vero e proprio banchetto medievale, dagli aperitivi ai dolci.