Perdutamente innamorata della scrittura
Il Tirreno / Prato, 02-11-2017, Azelio Biagioni
Perdutamente innamorata della scrittura
Laura Del Lama ha pubblicato il suo secondo libro dal titolo “A cosa servono gli occhi”

Quando si ama non si conoscono ostacoli. Così è per Laura Del Lama che è letteralmente innamorata della scrittura. Una passione nata in lei quando era una bambina. «Sì – conferma – quest’amore è sbocciato quando imparai a leggere».
Laura Del Lama vive a Prato da alcuni anni, il suo romanzo d’esordio, “Non so dove ho sbagliato” (edizioni Cult/Barbers), è datato 2009 ed ora in libreria è arrivato il secondo nato “A cosa servono gli occhi” edito da Noripios, sei racconti racchiusi in un volume. Per scrivere Laura si ritaglia il tempo tra il cambio turno dei suoi due lavori che svolge: uno in un centro commerciale, l’altro all’ente nazionale sordi, dove Laura è operatore tecnico comunicazione della lingua dei segni italiana che ha studiato per circa 3 anni.
I temi a scuola. Laura Del Lama frequenta la scuola elementare dalle suore. «Ricordo - confida la scrittrice - di quando la maestra mi mandava nelle altri classi a leggere i miei temi. Già allora mi piaceva molto scrivere. Quando sono diventata
più grande poi ho iniziato a mettere nero su bianco dei racconti ,ma senza mai pubblicarli, li facevo leggere ad amici e conoscenti. Poi per un po’ mi sono fermata fino verso i 30 anni, quando ecco che arriva il mio romanzo d’esordio ‘Non so dove ho sbagliato’». Romanzo che ha ottenuto un ottimo successo. Del Lama scrive anche racconti su riviste e antologie.
A cosa servono gli occhi. Siamo nel 2017 e arriva il secondo libro della scrittrice pratese, “A cosa servono gli occhi”. Si tratta di una raccolta di racconti, sei per la precisione. Cinque erano già stati pubblicati mentre uno è inedito. «Li ho scritti in periodi diversi della mia vita - svela l’autrice - E sono collegati fra di loro da un momento particolare della vita dei protagonisti. Sono sei storie forti, soprattutto due. Storie quotidiane dove racconto un momento peculiare di un singolo soggetto piuttosto di un singolo soggetto piuttosto che della coppia protagonista di un racconto». Il lettore avverte questo senso della quotidianità che la scrittrice vuole trasmettere e si crea un’empatia fra il lettore e i personaggi dello scritto. Sono racconti che parlano di storie di persone che possiamo essere noi, perché a Laura Del Lama q
uesto piace: descrivere la vita di ogni giorno. Nel suo scrivere c’è la vita che la circonda, assorbe particolari di gente che la circonda, assorbe particolari di gente che ha conosciuto e da questi tira fuori la storia. Il racconto inedito che chiude il libro “A cosa servono gli occhi” parla di due sorelle, una sorda e l’altra udente. «Sentivo il bisogno di parlare di questa realtà - dice Laura - Da otto anni lavoro a contatto con i sordi e mi piaceva raccontarla a mio mondo». All’autrice non interessano i grandi eventi, scrive storie di tutti, senza retorica «Lasciando aperto al lettore lo spazio di immaginare», sottolinea.
Presentazioni. Il nuovo libro è uscito a settembre. Adesso è il tempo delle presentazioni e per Laura Del Lama c’è già una bella agenda con diverse date segnate: il 25 ottobre scorso è stata volta del Gradisca di via Sette soldi a prato, il 26 ottobre è stata ospite della libreria del teatro Niccolini in via Ricasoli a Firenze e sempre a Firenze il libro verrà presentato da Marco Vichi il 24 novembre alle ore 18 alla libreria IBS in via de’ Cerretani. E poi il 26 novembre alle ore 18.30 al Torakiki catcafè di via Guizzelmi a Prato.