Martinelli, storia di anime nell’«ora delle ombre»
La Nazione, 15-09-2017, Olga Mugnaini
Raccontando inquietudini e verità del nostro vivere

Luci e ombre, non per attenuare le imperfezioni o le rughe che segnano i lineamenti. Ma a modellare un chiaroscuro che evidenzi invece i tratti più marcati, forse meno armonici ma certamente più veri di ogni volto. Procede così la pittura di Andrea Martinelli, l’artista pratese che dopo le partecipazioni alla Biennale di Venezia e la mostra agli Uffizi in occasione del dono del suo autoritratto, espone ora nella sala delle Colonne di Palazzo Comunale a Pontassieve. «L’ora delle ombre», si intitola appunto la mostra a cura di Antonio Natali e Adriano Bimbi, aperta fino al 26 novembre, che raccoglie una selezione di opere, alcune pi
ù datate e altre molto recenti, tutte tese a raccontare quante siano le emozioni e le suggestioni che si depositano sui volti, quante le tracce di vite riconoscibili, le inquietudini e le angosce delle persone ritratte, comprese quelle dell’artista. «Il mio consiglio – spiega Adriano Bimbi – è fare qualche passo in più, andare appena vicini alla tela e, oltre la rappresentazione, vedere l’astrazione completa del pensiero di Martinelli che esplora la profondità umana». All’origine di tutto il lavoro dell’artista toscano c’è il disegno, protagonista in tutte le opere esposte. «Il disegno deve essere inteso non soltanto come esercizio grafico – sost
iene Antonio Natali – ma come espressione di una struttura mentale, di una lingua figurativa e di un pensiero. Disegno che è tratto distintivo di tutta l’arte fiorentina e strada maestra per tutti i grandi artisti toscani. Martinelli non ha rotto con questa tradizione ma vi ha scavato dentro . La grande differenza tra il disegno virtuosistico e un grande disegno è la poesia ed è la poesia che dà forma a tutta l’opera di Martinelli». Catalogo Polistampa con interventi, tra gli altri, di Natali e le testimonianze di Tommaso Evangelista e Marcello Panascia. In mostra anche gli scatti di Berengo Gardin e il cortometraggio Mistral, dedicato dal regista Alessandro Pucci all’artista pratese.