“Scoprire” un poeta come Enzo Agostino
La Gazzetta del Sud, 30-07-2006, Piero Roberto
GIOIOSA JONICA – Scoprire e far conoscere un poeta che si tenne nascosto per pudore, per fortissimo senso di autocritica, forse anche perché immerso in una vita dolorosamente da sconfitto: è quanto si sono proposti nei giorni scorsi alcuni studiosi di poesia attraverso un incontro ad alto livello, organizzato dal Comune di Gioiosa Jonica e dall’edizioni Polistampa di Firenze, sulla figura e l’opera poetica di Enzo Agostino, che si è svolto nella sala Ferri di Palazzo Strozzi del capoluogo toscano e che ha posto le basi di un lavoro che avrà poi altri sviluppi. Seguirà, infatti, n
el 2006 un secondo incontro all’Università della Calabria, sul quale in seguito daremo ampie notizie.
Enzo Agostino (Gioiosa Jonica 1937-2003): scoprire un vero poeta, renderlo visibile a lettori sensibili e veri, rendere omaggio alla sua memoria. Questi sono gli intendimenti sui quali si sono impegnati i docenti Franco Contorbia, dell’Università di Genova, Caterina Verbaro, dell’Università della Calabria, Margherita Pieracci Harwell, dell’Illinois University di Chicago. Lettori dei testi Alba Donati e Francesco Armocida, coordinatore Mario Graziano Parri, direttore della ri
vista fiorentina "Caffè Michelangelo".
Ha scritto di Enzo Agostino una lettrice eccezionale, L. A. Magnini Vallini: «Un poeta metafisico e finanche mistico, oltre la fisicità panica della prima lettura. Versi stupendi, pregni, fecondi, lunghi da decifrare e ripercorrere, per il tanto che presuppongono e racchiudono. Grande poesia in poche poesie: non si smette di rileggerle, per decriptare l’anima che – anche negli stralci meravigliosi delle lettere – si rivela profondissima. Dolente di mille sfumature, imprigionata in tempo e memoria, che sono pero’ anche veli che svelano".