Le stagioni sul volto
Toscana qui, 01-06-2006, Antonio Natali
Alle Reali Poste è in mostra una selezione della collezione di autoritratti di Raimondo Rezzonico, recentemente acquistata dagli Uffizi; quasi trecento opere che vanno ad arricchire la raccolta voluta dal cardinale Leopoldo de’ Medici, oggi ricca di mille e seicento autoritratti che meriterebbero una sede appropriata


La cronaca dell’accessione degli autoritratti del Novecento di Raimondo Rezzonico da parte degli Uffizi principia tre anni or sono, quando a Firenze pervenne l’auspicio, espresso dagli eredi, che la collezione entrasse nel patrimonio della Galleria. L’importanza della raccolta parve subito incontestabile, sia per il numero delle opere che la compongono (poco meno di trecento), sia per la notorietà della maggior parte degli artefici che vi sono annoverati. E vantaggioso sembrò il prezzo di un milione di euro richiesto per l’alienazione, considerato che quella cifra divisa per il numero degli autoritratti, dava come esito un costo di tremilaquattrocento euro per ciascuno di essi. Era poi chiaro che lo scopo primo degli eredi di Raimondo Rezzonico era quello di non smembrare una collezione messa su con passione fervida dal loro congiunto. E del pari risultò evidente che la prospettiva di veder entrare l’intero gruppo agli Uffizi (e, anzi, nella raccolta d’autoritrati più celebre e più antica al mondo) aveva per gli eredi medesimi la valenza d’un tributo d’affetto nei suoi confronti.

A metà settembre dell’anno trascorso ne fu deliberato l’acquisto. E fin da subito fu deciso che, non appena le opere fossero giunte a Firenze, sarebbe stato giusto esporne una selezione nella Sale delle Reali Poste. Siamo così giunti ai giorni d’oggi; con la mostra che s’apre, grazie anche all’impegno degli Amici degli Uffizi e al contributo della Provincia. Mostra per la quale s’avviserà che non è stato punto facile concentrare in un florilegio ristretto una collezione di quest’entità.

Il criterio della scelta

Quale criterio avrebbe potuto esser buono per tirar fuori da un mazzo così folto soltanto un sesto delle presenze, e poi proporlo di maniera che risultasse chiaro il vantaggio che ne poteva venire a un museo? Non quello della qualità; che quasi per forza è omogenea, essendo la collezione cresciuta nel tempo coi meditati incrementi d’un uomo sensilbile, per di più consapevole del significato anche storico che la sua impresa stava assumendo. E neppure quello della rinomanza degli artefici. Per la medesima ragione; giacché nella scelta d’essi Raimondo Rezzonico si sarà sì fondato sulle proprie predilizioni, ma di sicuro non avrà trascurato il valore riconosciuto d’ogni singolo artefice.
E dunque? Dunque s’è optato per l’arbitrio e s’è mescolato i due criteri; magari privilegiando un poco la notorietà, ma soprattutto la cronologia; preferendo cioé entrare nel c
ono di luce di quest’effimera occasione quei lavori che rimontassero ai primi decenni del Novecento. Nè venuta un’antologia che, come s’è detto, si compone di cinquanta opere, di cui - per attestare anche la varietà tecnica - ventinove sono gli oli e ventuno le carte (fra disegni, stampe e fotografie).

Alla ricerca di nuovi spazi

Sulla base di questo mio presentimento, in più di una circostanza m’è occorso di far presente la necessità di cercare ambienti nuovi. Mi son chiesto (e tuttora mi chiedo) se non si possa pensare anche qui da noi a un luogo in cui, come a Londra, ci sia una galleria che, accanto a un’altra rinomata per i suoi capolavori celebratissimi, ospiti una ricca (e non meno aulica) collezione di ritratti. Sì perchè, oltre tutto, gli Uffizi vantano anche una sezione d’effigi di personaggi famosi, che consta d’un migliaio di pezzi (compresi però quelli - circa cinquecento - che sono collocati stabilmente sulle pareti del museo: la ‘Gioviana’ e l’‘Aulica’).

LA MOSTRA:

“I modelli di Narciso. La collezione d’autoritratti di Raimondo Rezzonico agli Uffizi”.
Galleria degli Uffizi, Sala delle Reali Poste
22 aprile - 11 giugno 2006;
orario: martedì - domenica, ore 10 - 17
Mostra e catalogo a cura di Antonio Natali
Schede di Grazia Badino, Silvestra Bietoletti, Giovanna Giusti, Sussanna Ragionieri, Giovanna Uzzani.
Catalogo Polistampa