Cartelloni e copertine
Le Carte e la Storia, 01-01-2016, Daniela Manetti
Catalogo della mostra organizzata dalla Galleria del Lacoonte di Roma alla Galleria Pio Fedi di Firenze dal settembre 2015, riproduce, con relative schede, le opere di sedici artisti, da Fortunato Depero a Marcello Dudovich, da Mino Maccari a Mario Sironi. A bozzetti, studi autografi originali per manifesti pubblicitari, copertine di libri o riviste dal 1910 al 1950 si aggiunge una serie di ritratti degli artisti, eseguiti da loro stessi o da altri pittori, quali Giacomo Balla per Duilio Cambellotti, o Lorenzo Viani e Aldo Carpi per Anselmo Bucci. In Italia i cartelloni pubblicitari illustrati litograficamente nascono a
ttorno al 1880. Alle soglie del Novecento la réclame è ormai entrata nel costume e nella vita degli italiani. Artisti e grafici a contatto con l’estero avevano assimilato i principi delle nuove tecniche della propaganda commerciale e della pubblicità, tra cui fondamentale per l’efficacia del messaggio la capacità di rappresentare le cose con gli occhi del pubblico e non con quelli del disegnatore dell’affiche. Nel periodo della belle époque si assiste in Italia alla sua fioritura, ma i progressi della cartellonistica sarebbero stati impossibili senza quelli compiuti p
arallelamente dalla stampa, con le nuove tecnologie nella riproduzione del colore e i perfezionamenti della cromolitografia. La mostra si concentra sul lavoro preparatorio e originale, sull’opera unica che dà luogo al manifesto pubblicitario, poi riprodotto e diffuso in migliaia di copie e intende sottolineare come la cartellonistica sia un’arte a sé, che ha assimilato rapidamente i contributi delle avanguardie artistiche trasformandole in stile alla moda, educando le masse al gusto artistico e gli artisti, costretti a sforzarsi per essere compresi e catturare l’attenzione del pubblico.