Il pisano Sidney Sonnino e l’Italia nella Grande Guerra
La Nazione, 13-09-2015, Guglielmo Vezzosi
Il pisano Sidney Costantino Sonnino (1847-1922) fu un personaggio di spicco nella politica italiana a partire già dagli ultimi anni del XIX secolo: rivestì le cariche di ministro delle Finanze, di ministro degli Esteri e, per due volte, di presidente del consiglio. A questa figura è dedicato l’interessante volume che ne raccoglie i discorsi parlamentari dal 1915 al 1919. Il volume, curato da
Pier Luigi Ballini (ed. Polistampa, 16 euro) racchiude i discorsi tenuti da Sonnino alla Camera negli anni della Grande Guerra e quelli, immediatamente successivi, delle trattative di pace. I testi, adeguatamente preceduti dagli interventi di Pieri Luigi Ballini e Luciano Monzali, ci offrono una precisa panoramica di ciò che Sonnino intendeva per politica estera e di quanto sia stato rilevante, in quegli anni,
il suo impegno nello scenario internazionale. Laureatosi in legge a Pisa a soli 18 anni Sonnino pratica la professione di avvocato per un breve periodo prima di entrare nella carriera diplomatica e trasferirsi, in successione, a Madrid, Vienna e Parigi. Nel 1880 è eletto  deputato nel collegio di San Casciano in Val di Pesa, appartenendo all’ala conservatrice e iniziando una lunga carriera politica.