Tommaso Paloscia, ricordo di un vero critico d’arte. A dieci anni dalla scomparsa
QN - Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno, 20-03-2015, Titti Giuliani Foti
Era arrivato a La Nazione nel 1947, prima come cronista, poi come redattore giudiziario, inviato speciale, capo dei servizi esteri, infine caporedattore di Nazione Sera e responsabile delle pagine leterarie sulle quali ha scritto in qualità di critico d’arte. Tommaso Paloscia era nato a Roma e aveva vissuto a Firenze dal 1945 fino al 2005, anno della sua scomparsa: era il critico d’arte de La Nazione. Il vero critico per definizione, che ancora molti nostri lettori ricordano. Una personalità unica nel suo genere che sarà ricordata a Firenze, domani alla galleria d’arte Mentana dalle 17,30 a ingresso libero.
L’idea è nata dalla figlia di Tommaso Paloscia, Simonetta, che ha voluto ricordare il padre a dieci
anni dalla scomparsa, chiamando a raccolta amici, critici, artisti, giornalisti e molte personalità che lo hanno conosciuto durante il suo lavoro e nella vita privata. «Mio padre è stato uno dei protagonisti della vita artistica non solo fiorentina – dice Simonetta – degli ultimi sessant’anni. Era un acuto osservatore del costume e scrittore d’arte. Ho avuto la necessità di mettere insieme un po’ di cose che in qualche modo lo ricordassero anche a tante persone che spesso mi abbracciano pensando a lui». Dunque, alle 17,30 in piazza Mentana, alla galleria, sarà con Nicola Nuti, Eugenio Giani, Pier Francesco Listri, Nicola Micieli e Domenico Viggiano ad accogliere gli amici di un padre davvero sp
eciale. Nell’occasione domani sarà presentato un libro che ripercorrerà a grandi linee la vita del ‘nostro’ critico. La pubblicazione si intitola «Accadde a Firenze. Gli anni di Tommaso Paloscia», edito da Polistampa.
Anche questo libro è curato dalla figlia Simonetta, si racconta la sua vita piena di curiosità. Tra le tante, l’essere stato autore di diversi lavori monografici su artisti italiani e stranieri, e di una memorabile pubblicazione sull’arte italiana dell’Ottocento, ‘I Macchiaioli e l’Ottocento in Toscana’, oltre alla ‘ Storia in Toscana’, dedicato alla storia della pittura toscana dal 1915 ai nostri giorni, in tre, spesso citati, volumi.