«Innesti e connessioni» di Park Eun Sun in mostra ai Mercati di Traiano
Il Tempo, 08-11-2014, Lidia Lombardi
Da oltre un mese moderne sculture in uno dei topoi della Roma Antica, i Mercati di Traiano, incuriosiscono positivamente i visitatori dell’emiciclo ascendente dai Fori alla Torre delle Milizie.
Eppure, mentre la mostra era in allestimento, e anche al suo annuncio, non pochi erano assaliti dal dubbio di come i lavori in granito del coreano Park Eun Sun potessero inserirsi nella scenografia traianea senza spiacevole iato. Un azzardo, si chiedeva qualcuno, mentre una gr
u calava dall’alto, al centro del Grande Emiciclo del monumento quasi bi millenario, le pari della «Colonna infinita III», scultura alta più di sette metri. Invece, l’esperimento è riuscito.
Nessuna “profanazione” ha creato alle vestigia della Roma imperiale la personale dell’artista coreano. Il quale è molto italiano: vive e lavora da 22 anni a Pietrasanta, in quella parte della Toscana resa “fertile&rdq
uo; dal marmo di Carrara. «L’ossessione del marmo mi ha portato in Italia», ama ripetere Park, il quale nella tradizione del proprio Paese trova soltanto lavori in pietra. Lui marmo e granito italiani li lavora rendendoli lucidissimi, irradianti luce. Un dono divino, la materia. Divino ed umano insieme perché l’ispirazione del coreano è triplice: il trascorrere del tempo, la germinazione del nuovo, l’insicurezza dell’individuo.