Un inno al calcio pulito attraverso le finalissime: è «La partita della vita»
Il Giornale della Toscana, 08-06-2006, Marco Gemelli
Era l’epoca in cui l’Italia del pallone riuscì a resistere per quasi un decennio sul tetto del mondo. Erano gli anni di Niccolò Carosio, la «voce» che avrebbe accompagnato intere generazioni di appassionati di calcio. Erano i ruggenti anni Trenta, quando la radio esordiva così: «Amici sportivi, vi parlo dallo stadio del partito in Roma, dove sta per disputarsi l’incontro finale di questa seconda coppa del mondo. Sono di fronte Italia e Ceco
slovacchia. È presente il duce…». Era l’inizio dell’epopea dei Mondiali, un cammino lungo 76 anni che il giornalista e scrittore Sergio Di Battista ha «fermato» sulle pagine di La partita della vita.
Non poteva esserci momento migliore, per questo «inno» al calcio pulito, fatto di fatica e polvere, quando ancora vestire la maglia della Nazionale era il sogno di ogni calciatore. Da finale in finale, Di Battista ripercorre le partite che h
anno deciso l’assegnazione del trofeo, accompagnando il lettore attraverso un «collage» di leggende, curiosità e aneddoti che hanno visto protagonisti i giocatori che le hanno disputate. Storie di uomini come Beckenbauer, Cabrini, Crujff, Maradona, Pelé, Riva, Zoff e tanti altri: in un momento in cui il mondo del calcio è infangato dagli scandali, Di Battista regala un viaggio nel tempo, un omaggio ai 90’ più indimenticabili di ogni sportivo.