Resistenza in Oltrarno, quel mondo di storie individuali e collettive
La Nazione, 10-08-2014, Michele Manzotti
USCITA LA RICERCA DI STEFANO GALLERINI DEDICATA AL QUARTIERE NEGLI ANNI DELLA DITTATURA E DELLA GUERRA
Resistenza in Oltrarno, quel mondo di storie individuali e collettive L’OLTRARNO fu la prima zona fiorentina a essere raggiunta dalle truppe alleate. Sotto l’arco di Porta Romana i soldati che venivano da sud fecero il loro ingresso in città l’11 agosto 1944 dopo una settimana di scontri. Per coincisdenza della storia e della posizione geografica il quartiere era così il primo a liberarsi dagli occupanti tedeschi dopo che già si era distinto tra quelli fiorentini come il più antifascista (o il meno fascista negli anni del consolidamento del consenso). A raccontar
ne la storia è Stefano Gallerini nel suo Antifascismo e Resistenza in Oltrarno (Carlo Zella editore, pp. 224, Euro 18, info www.carlozella.com). Laureato in lettere e docente, Gallerini ha svolto la sua indagine a lungo raggio. Perché spiegare la realtà dell’Oltrarno nel ventennio fascista significa andare indietro nel tempo, sino al periodo postunitario d’Italia. La connotazione operaia del quartiere è già evidente infatti nel 1911, anno del censimento, con una percentuale del 61,1 nonostante la presenza non secondaria di famiglie abbienti. Una caratteristica che spiega benec come nel periodo successivo il fascismo trovasse maggiore difficoltà a imporsi su
lla popolazione. Dopo la vera e propria battaglia che si svolse il 28 febbraio del 1921 nelle vie dell’Oltrarno, il primo circolo rionale fu aperto infatti nel 1925. E anche nel periodo che arriva fino al 1943 accanto al potere costituito esisteva quello parallelo e clandestino del Partito Comunista. Una circostanza facilitata dalla presenza di tante piccole industrie e conseguentemente di proletariaro urbano numeroso. Il libro di Gallerini viaggia sul doppio binario di storie individuali e vicende collettive che descrivono bene la specificità di una zona cittadina. Una ricerca condotta su fonti d’archivio, utile a capire una parte fondamentale della storia fiorentina. Michele Manzotti