Quei cinque amori (brevi e perduti) di Emiliano Gucci
Corriere fiorentino, 27-02-2014, Gabriele Ametrano
Prendete delle fotografie e posizionatele su un tavolo.
Sono immagini che non vi appartengono, dettagli che non vi suggeriscono nulla, ma un filo conduttore esiste. Quel fil rouge in letteratura si chiama narrazione: esiste sempre qualcosa che unisce le due immagini, sebbene tra loro ci sia lo spazio vuoto da riempire. È questo il modo di raccontare di Emiliano Gucci, fiorentino sebbene ormai guardi la città dalla vicina Prato. Dopo alcune uscite editoriali con Fazi, Guanda ed ultimo con il romanzo Nel vento per Feltrinelli, oggi lo ritroviamo in libreria con la giovane casa editrice Noripios che ha pubblicato la raccolta di racconti Più del tuo mancarmi. Cinque storie si affiancano in un centinaio di pagine, cinque
amori palpitano nelle pagine di un libro che si avvicina e si allontana dalla letteratura che già conosciamo dell’autore. «Sono racconti scritti in diversi momenti – ci racconta Emiliano Gucci – Si va dalla stesura di Briciole di talento nel 2004, periodo del mio esordio letterario per Fazi, al 2011 con l’ultimo ed inedito, dal titolo L’albero». Quattro delle cinque storie sono già state pubblicate nella rivista Confidenze. «Avevo un pubblico a cui far leggere una storia d’amore, dei lettori a cui presentare ciò che non sarebbe mai diventato un romanzo. Ho dovuto cambiare un poco il mio modo di scrivere, pensare in modo diverso il linguaggio e le tematiche». L&rsq
uo;autore ci conduce alla scoperta delle immagini, ci svela i dettagli e la narrazione che si cela nelle figure, accompagnandoci fino al punto in cui è necessario che il lettore sia portato. Poi lascia che ognuno di noi riesca a scrivere nel non detto, creando la propria e personalissima narrazione. Ed è questa la sua forza. «Il tuo non esserci è vero più del tuo mancarmi». Liberamente tratta da Rainer Maria Rilke, questa frase del racconto L’albero regala il titolo a questa pubblicazione, perché nell’amore di cui l’autore parla è il legame, la vera chiave di lettura: quel sentimento che unisce o divide ma che deve forzatamente esserci per creare il suo destino…