Leggere Bach (anche) alla luce di Schoenberg
Il Venerdì di Repubblica, 07-02-2014, Claudio Strinati
Nel programma di sala stampato per il concerto presso gli Amici della Musica di Firenze il 12 febbraio 1955, così veniva raccontato il lavoro del pianista Pietro Scarpini: «A un singolare aspetto della sua attività si riallacciano l&rsq
uo;esecuzione odierna dell’Arte della fuga di Bach, l’esecuzione e direzione del Pierrot Lunaire di Schoenberg, la divulgazione della Fantasia contrappuntistica di Busoni e la realizzazione dell’ultima Sinfonia di Mahler, la Decima, scono
sciuta finora al pubblico, in una versione per due pianoforti».
Una mirabile registrazione inedita del 1976 è ora disponibile, distribuita da ildiapason insieme con il libro di Leonardo Pinzauti, Pietro Scarpini da Bach al Novecento.