Palazzo Datini a Prato
Le Carte e la Storia, 01-12-2013, Daniela Manetti
  Archivio di Stato di Prato, Palazzo Datini a Prato. Una casa fatta per durare mille anni, a cura di Jérôme Hayez e Diana Toccafondi, Firenze, Edizioni Polistampa, 2012, 2 t., pp. 685. “In realtà tutto viene raccontato da una casa. È la casa l’io narrante”. Così scriveva Fosco Maraini nel 1999, e le sue parole ben si adattano a introdurre la storia di un palazzo che è, in realtà, non una semplice costruzione architettonica, ma un luogo capace di raccontare “il succedersi delle generazioni, la
circolazione di ospiti e residenti, l’eco privata degli avvenimenti pubblici”. La casa che Francesco di Marco Datini costruì per sé e la su famiglia accolse e ancora conserva il suo archivio e quella del Ceppo (la fondazione benefica sorta dal suo lascito testamentario), oltre all’Archivio di Stato, costituito nel 1957. . Il volume colma una lacuna: il “monumento/documento” palazzo Datini non aveva avuto finora una storia che lo raccontasse nella sua interezza, riannodando i fili di una vicenda che si snoda attraverso sei sec
oli e conta un patrimonio archivistico di assoluto rilievo per ricerche nel mondo medievale dell’area mediterranea. Va detto, inoltre, che il secondo tomo è interamente dedicato alla trascrizione di documenti, in gran parte inediti che ripercorrono la costruzione e la decorazione del palazzo e danno voce a pittori, artigiani, muratori, serve e che l’intera opera si avvale di un cospicuo supporto fotografico, in grado di restituirci non solo la bellezza dell’edificio, ma anche il fascino dei molti documenti riprodotti in originale.