Lunardi. La riscoperta di un maestro
Il Giornale della Toscana, 12-07-2006, Pier Francesco Listri
Lucca rende omaggio ad una originale personalità capace di infondere alla propria pittura accenti di intimo lirismo

È di pochi artisti, non importa se minori, trasmettere nelle opere loro quel particolare “sentimento della vita” che più che un clima o uno stile è la preziosa distinzione del proprio originale messaggio. Di certo lo possiede quel a lungo trascurato maestro che è il lucchese Giuseppe Lunardi (1879-1966) di cui nella sua città, per filiale interessamento e per critica riscoperta da parte delle locali Sovrintendenze, è aperta una ricca mostra nel Museo di Villa Guinigi (una precedente, pure lucc
hese, risale al 1967).
Figura appartata e laboriosissima, Lunardi fu architetto, decoratore e pittore, per decenni fu anche insegnante presso varie Accademie e a lungo docente di pittura decorativa al leggendario Istituto d’Arte di Porta Romana a Firenze dove sempre risiedette, avendo per maestri, poi amici o discepoli la maggior congrega dell’arte non solo toscana. Si è a lungo preteso che, riservato, ma ad occhi ben aperti, Lunardi fosse soprattutto un sensibile eclettico pittore delle atmosfere fra simbolismo e novecentismo, specialista di lirici paesaggi e di familiari ed eccellenti ritratti…
… Attorno a
questo artista e alla sua attuale bellissima mostra, amorosamente coltivata anche dalla figlia Maria Grazia Lunardi Gherardini, essa pure buona pittrice, il visitatore trova insieme il mondo complessivo, ricco e variegato dell’arte di quasi un secolo, ma incontra soprattutto un artista originale, un pittore di forte e suggestivo intimismo, il rievocatore di un’epoca domestica, qualità di cui, ahimè, par si sia perso la specie.
Davvero una nutriente riscoperta. Disponibile il bel catalogo Polistampa, a cura dell’ottimo Stefano De Rosa, con preziosi contributi fra altri, di Carlo Sisi, Faraoni, Guasti e Fantoni.