Chiusa la mostra di Arnolfo, 126 mila i visitatori
Marketpress, 29-05-2006, ––
Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Maggio 2006

Firenze, 29 maggio 2006 - Con un bilancio di 126 mila visitatori, si è chiusa domenica al Museo dell’Opera del Duomo la mostra Arnolfo. Alle origini del Rinascimento fiorentino. Dedicata ad Arnolfo di Cambio, uno dei massimi architetti-scultori fiorentini, l’esposizione era stata inaugurata il 21 dicembre scorso ed è rimasta in cartellone cinque mesi, con uno di proroga grazie allo straordinario successo di pubblico e di stampa. Circa 90 le opere esposte, 850 la media giornaliera dei visitatori, un record per una mostra di scultura. “Un risultato oltre le previsioni”, commenta Edoardo Speranza, presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che ha promosso e prodotto
la mostra in collaborazione l’Opera di Santa Maria del Fiore “Grazie a questa iniziativa, abbiamo alimentato la passione per la grande scultura e abbiamo contribuito non solo a far conoscere un artista straordinario, ma anche a valorizzare un museo eccezionale. Il successo di Arnolfo prova peraltro che quando si realizzano eventi di alta qualità il pubblico recepisce”. “Con questa mostra”, aggiunge Anna Mitrano, presidente dell’Opera, “abbiamo vissuto un’esperienza eccezionale. La coproduzione è stata molto fruttuosa e ci ha consentito anche di verificare in prospettiva come poter utilizzare il complesso monumentale della Cattedrale e del Battistero”. All’organizzazione dell’esposizione hanno contribuito anche il Mini
stero per i Beni e le Attività Culturali, il Comitato Nazionale per le celebrazioni arnolfiane, del Comune e dell’Università di Firenze dall’altra. Eventi Polistampa ha curato il coordinamento generale. Uno dei molti meriti della mostra (curata da Enrica Neri Lusanna) è di aver tentato per la prima volta la ricostruzione della mitica facciata arnolfiana del Duomo di Firenze, smantellata alla fine del Cinquecento. Un contributo importante al successo è dovuto anche ad alcuni capolavori prestati dall’Albert Museum di Londra (la bellissima Annunciazione), dai Musei Capitolini (il Monumento onorario di Carlo d’Angiò), dal Walters Art Museum di Baltimora (una Madonna col bambino) e da Berlino la Madonna di ambito di Nicola Pisano.