Un indimenticabile agosto: un romanzo sugli italiani all’estero
La Notizia, 01-10-2013, ––
«La Notizia»
(Anno VI n. 8 - Ottobre 2013)
Un indimenticabile agosto: un romanzo sugli italiani all’estero L’autore
Guido Bellatti Ceccoli (Firenze, 1963) ha viaggiato molto nel corso della sua vita. Giurista e storico, è stato avvocato e giornalista. Dalla fine degli anni ’80 è diplomatico per la Repubblica di San Marino. Dall’inizio degli anni ’90 vive e lavora all’estero, in particolare a Strasburgo e a Ginevra, dov’è ambasciatore presso l’ONU dal 2010. Dal 1999 è docente universitario di Storia italiana e di Diritti umani in diverse Università europee.

Il romanzo
1981. Un diciottenne italiano passa il mese di agosto in una cittadina vicino a Boston per migliorare il suo inglese. Oltre a scoprire la
“sua” America, comincia a capire meglio se stesso, confrontandosi con una realtà quotidiana diversa dalla rassicurante città italiana dov’è cresciuto. È il suo passaggio all’età adulta, non sempre facile, fra avventure e odio razziale, crimini e ingiustizie, flirt amorosi, divertimenti quasi sempre sani, amicizie e, last but not least, un sentimento nuovo di amore profondo. Una parte importante del romanzo tratta degli emigrati italiani in quella parte di America: napoletani, calabresi e siciliani, spesso ancora legati alla loro terra d’origine. Il giovane si rende conto del razzismo che li ha colpiti in America e del ruolo negativo dei clichés che dipingono l’italiano come mafioso o latin lover. Riflette così anche sullo sfruttamento degli immigrati it
aliani che hanno contribuito a costruire quel grande Paese nel quale, nonostante tutto, sono riusciti a integrarsi con successo. Insomma, l’emigrazione italiana e la condizione dell’italiano all’estero sono elementi centrali del romanzo. Oltre dieci anni dopo quel viaggio in USA, quel ragazzo spensierato è diventato uno stimato reporter di guerra. Dall’inferno dell’ex Jugoslavia, travolto dalla violenza e dal dolore, cerca faticosamente di riannodare i fili della sua storia americana che, nonostante il tempo trascorso, continua a occupargli l’anima come un caparbio fantasma. Una parte della storia si svolge anche a Ginevra, con un racconto che coinvolge il quartiere della Stazione Cornavin e le rive del lago Léman. http://www.saig-ginevra.ch/la-notizia-2013/La-notizia-ottobre-2013.pdf