Max Boris, l’angoscia di sopravvivere
La Repubblica, 26-04-2006, ––
La vita di Max Boris, esponente di primo piano della Resistenza toscana, membro del comando militare del Partito d’Azione e ultimo presidente del comitato toscano di liberazione nazionale, raccontata da lui stesso nelle interviste rilasciate nell’inverno del 2005, poco prima di morire, e conservate nell’archivio dell’Istituto storico della Resistenza Toscana. È i
l libro Al tempo del fascismo e della guerra. Racconto della vita mia e altrui pubblicato da Polistampa (pp. 136, euro 14), autentica testimonianza di una vita e di un impegno civile iniziati nel Partito d’Azione e proseguiti poi, durante l’occupazione tedesca, nella resistenza clandestina. Una lotta che Boris pagò cara: arrestato nel febbraio del 1944, venne torturato dalla
«Banda Carità», detenuto nel carcere delle Murate, trasferito a Fossoli e infine deportato a Mathausen, fino al luglio del 1945. Boris ha deciso di racontare la sua storia ormai novantenne, quando è riuscito a scendere a patti con la coscienza non facendosi più una colpa del fatto d’essere sopravvissuto, al contrario della maggior parte dei detenuti.