Il Barone Ricasoli e la viticoltura di precisione
QN - Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno, 24-05-2013, Elettra Gullè
Tre anni per studiare le caratteristiche dei terreni del Chianti Classico per migliorare i vini

Incentivare la conoscenza per arrivare ad una “viticoltura di precisione”. Così Francesco Ricasoli, discendente del Barone di Ferro, durante la presentazione, ieri a Palazzo Incontri, del volume Oltre la zonazione, curato da Edoardo Costantini (edizioni Polistampa). Il lavoro rappresenta la conclusio
ne di tre anni di studio, condotti dal Centro di ricerca per l’agrobiologia e la pedologia di Firenze, dall’unità di ricerca in Viticultura di Arezzo e dal dipartimento di Scienze della terra del nostro ateneo. Un progetto unico nel panorama italiano, per conoscere le specificità del patrimonio viticolo dell’azienda Barone Ricasoli, la più grande del Chianti Classico, conosciuta in tutto
il mondo per la sua creatura più eccellente: il Sangiovese. Proprio per migliorare la produzione si è deciso di intraprendere uno studio così innovativo. Una curiosità: dall’analisi dei vigneti di Brolio, come fa sapere l’agronomo Massimiliano Biagi, sono emersi 19 suoli diversi. Una varietà di aspetti climatici e produttivi che regalano al Sangiovese un sapore inconfondibile.