Per descrivere il territorio
Le Carte e la Storia, 01-12-2013, Daniela Manetti
Accademia dei Georgofili, Per descrivere il territorio. Agronomi, Cartografi, Naturalisti, Viaggiatori nella Toscana tra XVIII e XX secolo, a cura di Lucia Bigazzi, Luciana Bigazzi, Andrea Cantile, Paolo Nanni, Firenze, Edizioni Polistampa, 2013, pp. 143. Catalogo dell’omonima mostra  tenuta all’Accademia dei Georgofili, organizzata in collaborazione con l’Istituto geografico militare e l’Osservatorio Ximeniano. La vasta selezione di documenti &nd
ash; mappe, carte, atlanti, appunti e guide di viaggio, incisioni, libri del tempo, dipinti, progetti, diari, relazioni, fotografie – attesta la grande attenzione che i Georgofili prestarono agli strumenti per descrivere e rappresentare il territori. Attorno all’Accademia si radunarono agronomi, botanici, medici, ingegneri, tecnici, impegnati, tra l’altro, a individuare nuove zone da mettere a coltura (ad esempio, la Valdichiana e l’Osmannoro) in modo
da garantire il benessere dei cittadini e la ricchezza dello Stato e con essi la quiete e la tranquillità interna del Paese. Un approccio multidisciplinare per gestire il territorio, basti pensare all’opera di Attilio Zuccagni Orlandini, Atlante geografico, fisico e storico del Granducato di Toscana, realizzata fra gli anni Trenta e Quaranta dell’Ottocento con le prime statistiche sulla popolazione, in una prospettiva molto vicina alla moderna demografia.