La penna e la spada
Camicia Rossa, 01-09-2012, Pier Tommaso Messeri
È inutile ricordare, perché tutti lo sanno, quanto siano state numerose le pubblicazioni, che si sono susseguite sia a livello locale che nazionale, relative alle manifestazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. È importante sottolineare, il fatto, di come non tutte abbiano raggiunto l’obbiettivo che si erano prefissate, avendo trattato, spesso, gli argomenti presi in esame in maniera retorica o troppo scientifica.
Non è il caso per Cosimo Ceccuti, dove nella sua La penna e La spada, L’Unità d’Italia fra Torino e Firenze, pubblicato da Polistampa per la CRF, è riuscito a scrivere, sulle vicende del nostro Risorgimento nazionale in maniera chiara e sintetica. Il libro, articolato in capitoli agili e veloci da legg
ere, ripercorre la nostra storia Risorgimentale, focalizzando aspetti troppo spesso trascurati in altre sedi. L’autore, aiutato in questo da una eccezionale raccolta d’immagini, reperita dall’archivio della Fondazione Spadolini, riesce a riassumere in poco più di duecentoquarantacinque pagine, ideali, pensieri, eventi che furono il fulcro per un processo di Unità. Ceccuti, in queste pagine, strizzando l’occhio alla sua Toscana, analizza il ruolo fondamentale svolto da questa entità territoriale nel complesso iter che portò alla realizzazione di un unico Stato Italiano. Da Vittorio Alfieri, che dalle sponde dell’Arno, fece trasparire il suo pensiero, all’Antologia di Vieusseux, da Gino Capponi, a Bettino Ricasoli, dal passaggio della ca
pitale da Torino a Firenze, per giungere a Carlo Alfieri e la fondazione della scuola delle scienze sociali, tenendo ben presenti i vari moti del 1821, la guerra di Crimea, i Plebisciti, gli statuti, l’impresa dei mille e tutti i vari passaggi fondamentali per la nostra storia nazionale. Pagine dense, in cui si è spiegato, come la Toscana sia stata centro dei movimenti intellettuali e non solo, indispensabili per la presa di coscienza di una nazione italiana, che porterà alla composizione del Regno d’Italia del 17 Marzo 1861. I difficili passaggi storici, che portarono alla proclamazione del Regno, sono da Cosimo Ceccuti, delineati in modo tale che l’interlocutore, senza neanche che se ne renda conto, prenda consapevolezza dei fatti alla base della nostra storia.