Bettino Ricasoli. Discorsi parlamentari (1861-1879)
Le Carte e la Storia, 01-01-2013, Daniela Manetti
Comitato Nazionale per le celebrazioni del Bicentenario della nascita di Bettino Ricasoli, Bettino Ricasoli. Discorsi parlamentari (1861-1879), a cura di Alessandro Breccia, Firenze, Edizioni Polistampa, 2012, pp. 303. Se la vasta storiografia esistente ha ricostruito attentamente la formazione culturale, gli interessi per le scienze naturali e l’agronomia, l’attività imprenditoriale, lo slancio etico-religioso, l’appartenenza al moderatismo risorgimentale e alla
consorteria toscana, il ruolo attivo nel plebiscito e nell’unione del Granducato al Regno di Sardegna del “Barone di Brolio”, questa opportuna pubblicazione dei Discorsi parlamentari consente di porre in risalto il contributo al disegno politico della destra postrisorgimentale. Contributi infittitosi e resi più incisivi durante le due esperienze di governo, in veste di presidente del Consiglio e di ministro (1861-62, in seguito alla scomparsa di Cavour avvenuta
pochi giorni prima; 1866-67, quando successe ad Alfonso La Marmora). Emerge il ritratto mirato sulla dimensione politico-istituzionale di Ricasoli, ora arricchita e sfaccettata, che consente anche di riproporre alcuni interrogativi riguardanti la costruzione dello Stato unitario e la stessa storia dell’Italia liberale (ad esempio il rapporto con la galassia democratica e con il garibaldinismo, ma anche le scelte di impronta accentratrice e il tema della questione romana)