La sorprendente curiosità di una principessa
La mescolanza, 18-04-2006, Cesare Lanza
Oggi vi parlo di una principessa, anche se non ho assidue frequentazioni con il sangue blu. L’ho conosciuta un paio di anni fa: ha ventinove anni, è una bellissima ragazza che si chiama Natalia, con un cognome importante, Guicciardini Strozzi. L’avevo lasciata alle prese con le bozze di un romanzo/diario, dopo un certo successo riscosso come ballerina e alcune discrete esperienze nel cinema e nel teatro: lei mi aveva chiesto qualche consiglio e naturalmente glielo avevo dato, come faccio abitualmente con qualsiasi giovane ambizioso e promettente. E sinceramente avevo pensato: questa originale ragazza è destinata a farsi strada. Oggi leggo su un bel rotocalco, Vanity fair, un suo ritratto in cui si scopre che Gregory Peck si è occupato dei suoi denti e che Rudolf Nureyev le aveva regalato le sue scarpette. Sapevo già che Tony Blair passa un pezzetto delle sue vacanze nella splendida casa (dico splendida perché l’ho vista, ho avu
to il privilegio di esservi invitato a cena una sera, insieme con un caro amico) della famiglia di Natalia, a Cusona, vicino San Gimignano. L’articolo di Vanity Fair mi dà altri succosi particolari: nell’albero genealogico della principessina non ci sono solo Francesco Guicciardini e Filippo Strozzi, ma anche sir Winston Churchill, Mona Lisa del Giocondo ovvero la Gioconda, e addirittura un santo, San Stanislao! Capperi, direte voi, con questa famiglia, facile arrivare ai traguardi difficili… Ebbene, no. E’ vero che la ragazza ha pubblicato il suo bel libro ("Facile da ricordare…Album di ricordi di una giovane artista", editore Polistampa), e lo ha imposto perfino in Russia, dove ha vissuto a lungo. Vero che è impegnata a teatro a Roma in questi giorni, al Petrolini, e sta preparando non so più quale nuovo film: tutto vero. Ed è innegabile un pizzico di snobismo: alla sua segreteria telefonica trovate ad accogliervi una risp
osta in italiano, francese, inglese, russo e prossimamente in tedesco e arabo. E le sue amicizie italiane spaziano da Luca di Montezemolo a Giuliano Amato a Dini, Casini, Bocelli, Chirac, Bush, Sgarbi... Cossiga e chi più ne ha più ne metta. Tutto vero, dunque per noi manovali della penna la tentazione sarebbe di prendere il libro e buttarlo, senza guardarlo, nel cestino. Ma, avendola conosciuta, posso assicurarvi che la nobile Natalia ha la volontà di un metalmeccanico e - questa è per me la qualità più importante – ha una curiosità degna di un ricercatore scientifico e di un investigatore privato. Da adolescente, anziché cullarsi nelle sue ricchezze, a Mosca si smazzava la vita, da ballerina, in una povera casaccia, dormendo su un divano e cucinandosi da sola, la sera, verdure bollite. Quindi, se vi fidate, superate i pregiudizi e date almeno un’occhiata al libro. È atipico: fresco, divertente e pieno di aneddoti gustosi.