Risate garantite: quanti strafalcioni al telefono con l’ospedale
La Nazione, 27-01-2013, Guglielmo Vezzosi
C’è chi ha l’ulcera «doganale», chi l’alluce vago, chi cerca un parente «deportato» da un reparto all’altro per finire in Fegatologia, chi deve prenotare una «ringhioplastica» e chi deve parlare con un motorino-laringoiatra. Ma c’è anche chi deve misurare le piastrelle (piastrine) nel sangue, chi cerca l’ «Intramaria (intra moenia) delle visite quasi private», chi è preoccupato per avere i «tricicli» nel sangue e chi, per un blocco intestinale, si è ritrovato ovviamente nel reparto... «GrandiIntasati», così come chi teme la presenza di glutine nel... rossetto o chi vuole prenotare un «dragaggio» renale.
C’è questo e molto di più in «Pronto dottore? Ho un dolore intercostiero!», raccolta di strafalcioni sentiti ai centralini degli ospedali toscani, dove è
; facile imbattersi in ogni genere di sfogo o richiesta. Il volume, da leggere d’un fiato trattenendo il respiro dalle risate, è edito da «Sarnus» Firenze e inaugura la collana umoristica «Bischerate».
Gli autori, Alessandro Bini e Bruno Magrini— autori teatrali e di narrativa — non sono nuovi a questo genere di lavori dal successo garantito e, come è già avvenuto per «Good Bye Careggi» che i due scrissero nel 2009, i testi di «Prontodottore» sono rapidamente diventati un libretto teatrale e stanno già spopolando sui palcoscenici toscani grazie allo spettacolo «Ticket & Tac» di KatiaBeni e Anna Meacci. Così, leggendo i nomi di malattie improbabili, discussioni paradossali su reparti ospedalieri inesistenti, richieste farsesche («Mio marito deve fare una visita uccellifera...»o «Mi aiuti, mia nonna ha il morbo di
Pakistan...»), oltre che ridere a crepapelle, ci rendiamo conto che il libro non è semplicemente uno stupidario.
Il lettore, proprio come l’operatore del call center di un ospedale, si troverà a cavallo di quel limite che separa la gente comune dal mondo dei medici, fatto di parole incomprensibili e difficoltose. Così tra equivoci e confessioni imbarazzanti, si svelano storie di varia umanità, a volte tragicomiche («Sono caduto, ho avuto un’estersione alla caviglia»), altre volte più preoccupanti («Pronto, il dottore dice che in ospedale mmi hanno sovradosato!» o ancora «Pronto, ieri ho mangiato una trota sagomata e adesso ho gli strizzoni») o decisamente gravi («Buongiorno, ho bisogno di un materassino anti-decapito»...). Ma tutte con il grande pregio di farci sorridere su questioni che molto spesso ci mettono paura. Buone risate a tutti.