CariPrato, «Ora la verità»
La Nazione, 10-12-2012, Piero Ceccatelli
La storia della citta’. Il volume scritto da Giovanni Bambagioni. Pienone al ridotto del Politeama per la presentazione del libro

Ci voleva forse il Politeama vero, che il ridotto non bastava a contenere i tantissimi confluiti sabato pomeriggio per la presentazione di «Ora la verità. Cronistoria di un’ingiustizia. Il caso della Cassa di risparmio di Prato» edito da Polistampa, in cui Giovanni Bambagioni ribatte punto per punto, alle accuse mosse negli anni ai vertici della banca, decaduti nel 1986-87. Fino ad allora la Cassa era guidata da Silvano Bambagioni, padre di Giovanni come presidente e da Arturo Prospero come direttore generale. La banca fiorì nell’immagine e nella consistenza con il fiorire dell’economia pratese. Andando fuori dagli schemi che volevano le casse oscuri istituti di provincia dalle ampie raccolte e dai ristretti impieghi, a Bankitalia non garbò quell’istitut
o che tendeva ad allargarsi tanto da chieder finanziamenti a banche internazionali pur di dar credito ai pratesi e sbocciò la prima controversia di una serie che avrebbe portato al sollevamento dagli incarichi di Bambagioni e Prospero, poi al commissariamento della banca e al suo successivo confluire (“per poche lire”) al Monte dei Paschi, agli arresti di Bambagioni e Prospero e infine alla scomparsa della stessa ragione sociale della Cassa con l’incorporazione in Bpv. Se sulla vicenda si è sviluppata una storia «scritta dai vincitori» e quindi colpevolista verso Bambagioni e Prospero, «Ora la verità» fa da pendant a tanta pubblicistica a senso unico. A costo di risultare a sua volta a senso unico in chiave assolutoria a tutto tondo: sul piano giuridico, politicoeconomico e soprattutto morale. Con certosina opera di ricerca documentale e di attenzione critica, Giovanni Bambagioni innerva la sto
ria che racconta con atti del cda della banca, stralci da bilanci, dati e statistiche pubblicate dal Censis da altri istituti di ricerca e con un’infinità di articoli di giornale. In modo parziale e partigiano - afferma Bambagioni - pronto a rintuzzare passo passo il contenuto di articoli e interventi su giornali, non senza ironia e abbandonandosi talora ad espressioni di puro sdegno, se non disgusto.
Durante la presentazione, Bambagioni è intervenuto tradendo nella voce l’emozione di chi porta sulla pelle e nel cuore i segni e il peso di una storia che ha inciso sulla città e sulla propria famiglia. All’autore, il perdono per gli eccessi di amore che talora trasudano nella trattazione e la gratitudine per un lavoro che molto aggiunge alla storiografia cittadina. E che offre un contributo per chi domani vorrà accingersi a riscrivere la storia della Cassa col necessario distacco dai tempi e dagli uomini.