Storie di solitudine tra i giovani. Il nuovo premio del Salotto Conti
La Nazione, 11-09-2012, Paolo Pellegrini
«La solitudine – scriveva Thomas Mann nel celebre La morte a Venezia – fa maturare l’originalità, la bellezza strana e inquietante, la poesia. Ma genera anche il contrario, lo sproporzionato, l’assurdo, l’illecito». E la solitudine è stato il tema centrale della terza edizione del premio letterario nazionale ArtediParole, che ha visto competere gli elaborati di oltre 500 studenti. I primi racconti classificati al concorso, che ha coinvolto 150 scuole superiori da tutta Italia, sono stati adesso pubblicati nel volume Solitudine. 15 storie under 20 (Pagliai/Polistampa, pp. 160, euro 10).
Organizzato dall’Isis Gramsci-Keynes e dal Salotto letterario C
onti, patrocinato dalla casa editrice Pagliai/Polistampa con il contributo del Comune e della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, il premio ArtediParole può vantare giurati quali il giornalista Umberto Cecchi, lo scrittore Francesco Recami e il critico Giuseppe Panella. «Con l’età – scrive lo stesso Recami nell’introduzione al volume – si comincia a capire che la solitudine può essere anche un valore, e avere a che fare con un piccolo esercito di adolescenti che sono disposti, in solitudine, a lanciare il cosiddetto messaggio nella bottiglia, è una vera consolazione. E sono tutti racconti di alta qualità».
Idee brillanti e originali, u
na sorprendente maturità e la capacità di padroneggiare diversi registri espressivi sono ancora una volta le caratteristiche distintive dei testi raccolti nel libro, dove personaggi affranti e malinconici vivono storie spesso crude e toccanti, ma dove talvolta c’è spazio anche per sentimenti positivi. Del resto, come afferma lo scrittore e critico Gianni Conti, ideatore del premio, «in una situazione storica dove un velo di pessimismo cosmico avvolge ogni evento, la reazione entusiasta e gli sguardi felici dei ragazzi premiati sono una ricompensa basilare per chi crede ancora che la lettura sia un autentico volano di crescita in una società civile che si rispetti».