Da Cicognani a Lisi. Gli autori oscurati dal nichilismo
Libero, 31-07-2012, Maurizio Schoepflin
Bruno Cicognani! Chi era costui? Viene spontaneo parafrasare il celebre interrogativo su cui ruminava don Abbondio, appena ci si avvicina al libro di Piero Nicola, Verità per la vita. Autori dimenticati del Novecento (Mauro Pagliai Editore), che inizia proprio con un capitoletto dedicato allo scrittore cattolico fiorentino, vissuto fra il 1879 e il 1971, autore di opere di un certo successo, oggi cadute nell’oblio pi&ugr
ave; completo.
Ma, come indica con chiarezza il sottotitolo del volume, è possibile adattare la famosa domanda del prete manzoniano a tutti gli autori presi in considerazione da Nicola, tra i quali citiamo Piero Bargellini, Giovanni Mosca, Nicola Lisi, Ada Negri, Giovanni Ansaldo, Fabio Tombari e Bonaventura Tecchi. Dimenticati! Ingiustamente dimenticati! Per quale motivo? Di certo non perché scrivessero male: tut
ti costoro erano infatti perfettamente padroni di un linguaggio nitido e attraente. Forse la causa va cercata altrove; ed è Nicola stesso a suggerircela, quando afferma che gli scrittori da lui presi in considerazione erano «accomunati da una stessa fede o fiducia nella verità». E ciò, in tempi di scetticismo e di nichilismo imperanti, costituisce sicuramente una valida ragione per essere dimenticati.