Se ne è andata la ragazza di Bube
Il Manifesto, 25-05-2012, ––
Per generazioni di lettori è stata la “Ragazza di Bube”, dal titolo del libro di Carlo Cassola che si ispira alla sua storia. Ma Nada Giorgi – che è morta ieri mattina – non aveva mai fatto i conti. E aveva raccontato la sua verità in un altro libro

Se n’è andata ieri mattina all’ospedale fiorentino di Ponte a Niccheri, Nada Giorgi, da più di cinquant’anni per generazioni di lettori «la ragazza di Bube».
A lei, infatti, alla sua storia, si era ispirato Carlo Cassola per quello che sarebbe stato il suo romanzo più celebre, uscito nel 1960, premiato co
n lo Strega e portato nel ’63 sullo schermo da Luigi Comencini.
Con questa involontaria notorietà Nada Giorgi, che aveva 85 anni e da alcuni giorni era stata ricoverata a Ponte a Niccheri, non aveva mai fatto i conti. Non si riconosceva nel personaggio di Mara e soprattutto nelle torsioni che lo scrittore aveva imposto alla sua figura e alla vicenda che l’aveva avuta protagonista insieme al marito Renato Ciandri («Bube» nel romanzo; «Baffo» nella realtà). Tanto da avere proposto la sua verità in un libro, Nada. La ragazza di Bube , firmato da Massimo Biagioni e edito nel 2006 da Polistampa.
Ori
ginaria di Pontassieve, la giovane, splendida Nada (la foto in copertina del libro di Biagioni mostra che nulla aveva da invidiare in bellezza alla Mara-Claudia Cardinale del film di Comencini) si innamora del partigiano Renato Ciandri, ma lo sposerà solo anni dopo, quando l’uomo, condannato per un duplice omicidio avvenuto a guerra appena finita, uscirà dal carcere. È contro questa accusa, data per vera da Cassola, che la donna ha sempre lottato, professando l’innocenza del marito e arrivando a dire che quel romanzo, che pure l’aveva resa famosa, le era piaciuto così poco, che non aveva neppure finito di leggerlo.