Quando l’esperienza è illuminata dal mistero delle piccole cose
Il Corriere della Sera, 26-02-2006, Ottavio Rossani
La magia della quotidianità, delle figure e dei luoghi della memoria con il contrappunto di una rassegnazione serena ma dolorosa all’inquietudine: è il nucleo di Amaranto, il nuovo libro di poesie di Anna Cavalera (nata a Maglie, Lecce, nel 1939, risiede a Firenze), che segue Il colore è nell’aria (1995) e Porto antico
(2000). Poesie brevi e versi corti, dal timbro leggero ma puntualmente ritmico, in forma di quadretti accattivanti, che aprono però negli ultimi due versi al mistero, all’incertezza, all’incredulità, alla speranza.
I temi sono attinenti a una quotidianità riflessiva, non esaltante, necessaria e semplice. Si sciolgo
no quindi le sensazioni, le percezioni, le evocazioni e le riflessioni su immagini, ombre, attimi, luoghi, figure e bagliori (titoli delle diverse sezioni), con la consapevolezza di allinearsi al gusto minimalista di molta poesia italiana di oggi, ma anche di recuperare una certa misteriosità di ascendenza ermetica.