Saluti da... Vallombrosa e Saltino attraverso le cartoline d’epoca
Corrispondenza, 01-12-2011, Silvano Sassolini
Siamo a circa 1000 metri sul livello del mare: aria balsamica, bellezze naturali, quiete di boschi (abetine) secolari e soprattutto la celebre abbazia fondata nel secolo XI dal patrizio fiorentino Giovanni Gualberto. Tutto questo è Vallombrosa, un tempo mèta desiderata dei turisti, degli uomini di cultura, di “coloro che vogliono ritemprare le stanche energie dello spirito come di coloro che amando la pace vogliono sentire e toccare la presenza di Dio”, come scriveva molti decenni fa un monaco di queste parti. Oggi Vallombrosa è forse altro, alla ricerca di una nuova identità fra i due poli
dell’abbazia e del borgo (vivacissimo in estate) del Saltino.
Ma ciò che è stata Vallombrosa lo si può ritrovare in questo splendido volumetto di circa 200 cartoline d’epoca che documentano non solo gli ambienti – il cenobio, il Paradisino, la grande vasca, la presenza della Forestale, il pratone, gli alberghi del Saltino, il trenino ecc. – ma anche le persone ritratte in momenti di relax o di vita quotidiana. E’ come una lunga sequenza di un film (muto) che però si avvale di pertinenti sottotitoli esplicativi, quali didascalie alle foto che costituiscono ciascuna c
ome un tassello di un vecchio mosaico o come episodi di una trama per una storia antica. Vedere per credere... Le immagini  – alcune molto rare – sono davvero belle e, oltretutto, ben riprodotte!
Circa gli Autori, abbiamo già segnalato su queste colonne tutti i loro precedenti lavori su Vallombrosa e il Saltino (editi sempre da Polistampa) e abbiamo sempre avuto parole di encomio e gratitudine nei loro confronti; aggiungiamo questa volta che si resta ammirati sia per la loro conoscenza pressoché “enciclopedica” di questa terra e sia per la passione che rivelano nel raccontarcela.