Firenze sotto le bombe. I monumenti in gabbia
La Repubblica, 28-05-2011, Paolo Russo
Sacchi di sabbia, lastre di Eternit e interventi in muratura: i cantieri per poteggere i tesori d’arte della città  in una selezione di immagini mai viste tratte dagli archivi della Soprintendenza
I tesori di Firenze e la guerra: i capolavori in “gabbia”. Dai 2000 negativi dell’archivio della Soprintendenza che documentano gli interventi di protezione dai danni dei bombardamenti messi in atto già dall’11 giugno del ’40, all’indomani cioè della dichiarazione di guerra, fino al 194
3, l’editore Pagliai pubblica ora, nella collana “Quaderni dei servizi educativi” diretta dallo storico dell’arte Claudio Paolini, una selezione di stampe mai viste.
Preziosi bianchi e neri che mostrano in Piazza Signoria, nelle basiliche di San Lorenzo e Santa Croce, nelle chiese di Orsanmichele e del Carmine, in piazza Ognissanti, i cantieri con cui vennero costruite prima le famose “gabbie” in legno e sacchi di sabbia coperti di Eternit, e poi le più solide coperture murarie, che dovevano proteggere l
a parte non trasportabile dell’infinito giacimento artistico-architettonico della città da schegge di contraerea e vibrazioni più che dalle bombe vere e proprie, contro cui nulla avrebbero potuto. I giornali dell’epoca parlarono insistentemente di “blindatura” di monumenti.
Foto scabre, severe, di bella efficacia documentaria che portano dentro il segno lugubre di una Firenze semideserta, in cui è giunta l’ora di nascondere la sua bellezza al mondo. Per salvarla dall’orrore della guerra.