In Italia in declino 50% anfibi e rettili
ANSA.it / ambiente, 30-01-2006, ––
NATURA: HABITAT

(ANSA) - ROMA - In Italia vivono 40 specie di anfibi e 51 di rettili: il 50% di queste 91 specie sono in declino a causa della distruzione delle aree umide e dell’antropizzazione del territorio, in particolare la costruzione di strade. Il vertebrato italiano forse piu’ a rischio di estinzione e’ la Lucertola delle Eolie, esclusiva ormai di pochi scogli e di una parte dell’isola di Vulcano. Per gli anfibi una causa in piu’ e’ rappresentata dall’introduzione di pesci in aree dove prima non c’erano, ad esempio in stagni o laghi alpini. Un esempio sono le gambusie - piccoli pesci - introdotte nelle risaie per eliminare le zanzare. A lanciare l’allarme sulla fauna spesso meno amata e sicuramente meno conosciuta e’ il nuovo ’’Atlante degli Anfibi e dei Rettili d’Italia’’ curato dalla Societas Herpetologica Italica, presentato all’Universita’ di Firenze. Secondo il volume, basato su oltre 70.000 dati raccolti con la collaborazione di 900 segnalatori, nell’ambito del Progetto Atlante avviato nel 1994, sono molte le specie a rischio di estinzione e meritevoli di
un’attenta gestione. Ad esempio tra gli anfibi la rana di Lataste e il pelobate fosco, entrambi endemici della pianura padanoveneta, il pelodite punteggiato noto solo di una ventina di localita’ della Liguria centrooccidentale e l’euprotto sardo, un tritone che vive nei ruscelli ben conservati della Sardegna e che e’ minacciato soprattutto dall’introduzione di pesci predatori. Tra i rettili piu’ minacciati, secondo l’Atlante, la tartaruga marina Caretta caretta che pero’ - c’e’ anche una buona notizia - oltre ai siti conosciuti di Lampedusa e Linosa, ha deposto le uova anche sulla costa Jonica calabrese e la testuggine palustre, minacciata dalla distruzione degli ambienti umidi e dall’introduzione di una specie esotica: la testuggine dalle orecchie rosse. Gravemente minacciata (in particolare dai ripetuti incendi boschivi) anche la grande lucertola ocellata, un sauro che puo’ raggiungere i 90 cm di lunghezza, residuo in pochissime stazioni delle province di Imperia e Savona. Il Volume e’ in assoluto la prima opera di sintesi in Italia sugli Anfibi e i Rettili, vertebrati molto importanti per la conservazione
della biodiversita’ perche’ legati ad ambienti in forte rarefazione ed anche perche’ predatori, elementi quindi fondamentali per l’equilibrio degli ecosistemi. ’’E’ necessario intervenire tutelando gli ambienti naturali, in particolare le zone umide - dice uno dei curatori, Roberto Sindaco - e, dove necessario, ripristinare gli habitat, come avviene in altri paesi europei. Ad esempio con le misure agroindustriali, i fondi europei per l’agricoltura’’. L’Atlante degli Anfibi e Rettili fornisce per ogni specie una carta di distribuzione, su reticolo cartografico UTM 10x10 km. Le schede, corredate da una ricca iconografia, sono articolate in paragrafi riguardanti la tassonomia, la distribuzione generale e italiana, l’habitat, la distribuzione altitudinale, il periodo di attivita’ nell’anno, la riproduzione e lo status delle popolazioni in Italia. Completano il volume alcuni capitoli su aspetti generali quali la biogeografia, la storia dell’erpetologia italiana, la paleoerpetologia, l’erpetofauna delle piccole isole, gli aspetti di conservazione e legislativi. (ANSA) YQX

30/01/2006 12:11